Norman Manea
Conversazione con Paolo Mauri
Sabato 9 aprile, ore 12 Sala Ospiti
Ingresso €2
LIBRICOME Festa del Libro e della Lettura
Auditorium Parco della Musica
1/10 aprile 2011
www.auditorium.com
“Olocausto, totalitarismo, esilio: queste sono le esperienze fondamentali della nostra contemporaneità, tutte intimamente legate a una definizione di straniero e di estraneità”. Cosi sintetizzava negli anni Novanta la sua esperienza di vita Norman Manea, uno scrittore che ci piacerebbe far conoscere a più lettori possibili nel corso di questa edizione di Libri come. “L’Olocausto è stato, troppo precocemente, la mia prima brutale iniziazione all’esistenza. Il totalitarismo comunista ha significato, in seguito, una completa istruzione alla condizione di marginale e di sospetto. Infine, l’esilio mi ha restituito, alle soglie della vecchiaia, alla premessa di straniero e di nomade, alla quale credevo di aver trovato una soluzione radicandomi nella lingua e nella cultura del paese dove sono nato”. Chi ha conosciuto quel libro imprescindibile che è Il ritorno dell’Huligano conosce come sopravvivere a tre esperienze così brutali: i libri, la letteratura, ci dice Manea, poco altro. Vive negli Stati Uniti da oltre vent’anni ma ogni volta che leggiamo i suoi scritti sentiamo l’Europa e il suo sciagurato secolo breve, le sue dittature, i falsi paradisi in terra.
(€UROITALIA – ROMA, 8/04/2011 – Accad.Ro.)