8 OTTOBRE: OTTO D’ASBURGO, RICORDATO E ONORATO IN VATICANO


Otto von Habsburg-Lothringen, during an interv...

Otto von Habsburg-Lothringen. Image via Wikipedia

Messa cardinalizia con la società romana, il Corpo Diplomatico e 120 organizzazioni italiane ed internazionali.

 (VATICANO – 03 ottobre 2011, Simona C. Farcas) – La Città Leonina, sabato 8 ottobre 2011, nella sua sovrannaturale e bimillenaria storia annovera ancora una giornata memorabile, che già entra nella storia del XXI secolo.

Un solenne Pontificale di Requiem suffraga nel rito antico “pro Romano Imperatore” l’anima eletta di un uomo eccezionale, semplice e buono, sereno quanto l’esempio di santità ricevuto nel sangue imperiale da suo padre, il Beato Carlo I d’Austria, deciso ed eroico quanto le tragedie del XX secolo imposero alla dignità del suo ruolo e del retaggio cesareo e di difesa della Cristianità; tenace e generoso, anteponendo sempre la salvezza, la libertà, pacificazione e riconciliazione dei popoli europei, al suo stesso personale interesse.

L’Arciduca Otto d’Asburgo, sepolto a luglio nella Cappella viennese dei Cappuccini, riposa accanto a dodici imperatori e diciotto imperatrici, e centodiciotto membri della Casa d’Asburgo. Non fu mai nostalgico del suo trono, ma dedicò tutta la sua esistenza all’ideale di una Europa cristiana unita, nel segno della sua civiltà, avversando tutte le ideologie e regimi totalitari che ne compromisero nel secolo scorso i suoi destini. Mirò sempre avanti, nei suoi contatti con le teste coronate e i potenti, sia nella sua azione culturale che nell’impegno politico nella veste di deputato al Parlamento europeo, eletto per quattro legislature e vent’anni in Baviera. Cadute le tristi misure che comminavano l’esilio per delitto di cognome, cadute le ideologie, il Muro di Berlino, ed infine rovinato il Comunismo nell’Europa Centro-orientale, fu accolto, rispettato e onorato, con la sua famiglia e dinastia, nella sua Austria, in Ungheria, in Croazia, le quali unitamente alla Germania, gli conferirono le rispettive cittadinanze; quasi a voler riparare ai torti ingiustamente inflitti dal novello giacobinismo, che nel XX secolo parve paradossalmente coincidere tra nazionalsocialisti, comunisti e sedicenti democratici, ad una dinastia che ebbe il torto di rappresentare per un millennio l’ecumene cristiano, non solo in Europa, ma nell’intero mondo conosciuto; da quando il suo avo, Carlo V, proclamò di “regnare su un Impero sul quale non tramonta mai il sole” .

Il Cardinale bavarese Walter Brandmüller, il quale gli fu amico in vita, non meno di quanto lo fu l’altro bavarese, Cardinale Joseph Ratzinger, Romano Pontefice felicemente regnante, ne celebra il Pontificale di Requiem, che unisce i romani all’Europa dei popoli, delle piccole e grandi Patrie, che nella loro storia millenaria conobbero le autonomie plurali, le libertà locali, le specificità, le confessioni, la convivenza di etnie, idiomi e culture che riconducono per il XXI secolo alla intramontabile civiltà cristiana.

Il sacro rito si celebra, nella novena di S. Maria del Rosario, detta “della Vittoria“, anche nel ricordo del 440° del trionfo di Lepanto. Quella vittoria degli europei uniti che segnò, nel 1571, la salvezza dell’Europa cristiana, al comando di un altro Asburgo d’Austria, nella memoria di Otto d’Asburgo, verrà ricordata al Vespro al Camposanto Teutonico in Vaticano, presente il Corpo Diplomatico accreditato alla Santa Sede e al Quirinale, e la società romana.

8 commenti su “8 OTTOBRE: OTTO D’ASBURGO, RICORDATO E ONORATO IN VATICANO

  1. OTTO VON HABSBURG, EVOLUZIONE NELLA TRADIZIONE
    ” Il Dr. Otto von Habsburg, come preferiva essere appellato, fu eletto deputato al Parlamento europeo in Baviera per i cristiano-sociali, e fu acclamato Presidente Onorario del Parlamento Europeo. Egli simboleggiò certamente non la nostalgia dell’ecumene imperiale, bensì la visione avvenire dell’Unione continentale, oltre i particolarismi nazionali e regionali, oltre gli egoismi di frontiera, di lingua e di etnia, talora duri a morire nell’Unione Europea e tra i suoi 27 Stati. Fu l’antesignano dell’integrazione politica, della tolleranza, del rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, di un ritrovato ruolo dell’Europa per la stabilità mondiale, le immigrazioni sostenibili e la diffusione del benessere e della pace tra popoli e classi, all’insegna della Dottrina Sociale della Chiesa.” Continua… https://futuroinsieme.wordpress.com/2011/09/11/otto-von-habsburg-evoluzione-nella-tradizione/

  2. LA CHIESA CATTOLICA ROMANA E L’ITALIA RENDONO OMAGGIO ALL’ARCIDUCA OTTO VON HABSBURG “Nel terzo mese del pio transito dell’Arciduca d’Austria, che segnò nel centenario arco di sua vita la riaffermazione dei valori dell’Europa cristiana. Tale fu il suo ideale, attraversando le vicissitudini delle due guerre mondiali e di un lungo dopoguerra che sembrò senza fine per la Mitteleuropa e l’Europa Orientale soggette al comunismo. E per l’affermazione dell’ideale europeistico che riunisse attorno alla speranza di un mondo di pace e riconciliazione con al centro il nostro continente, senza più conflitti e odio tra i popoli.” Continua…. https://futuroinsieme.wordpress.com/2011/08/13/roma-8-ottobre-2011-la-chiesa-cattolica-romana-e-l%E2%80%99italia-rendono-omaggio-all%E2%80%99arciduca-otto-von-habsburg/

  3. ROCCA DI PAPA, NORMAN ACADEMY, LE “LECTIO MAGISTRALIS” APRONO L’ANNO ACCADEMICO
    “L’anno accademico della benemerita istituzione culturale americana, dedita ad iniziative umanitarie e missionarie in Africa Occidentale, è stato inaugurato a Villa due Pini sul lago di Castelgandolfo, con lezioni di notevole spessore da parte di prestigiosi oratori. […] Seguiva la conversazione del conte prof. Fernando Crociani Baglioni, “Evoluzione nella tradizione”, commemorando la figura e l’opera dell’arciduca dr. Otto von Habsburg – Lothringen, scomparso lo scorso 4 luglio. L’oratore metteva in rilievo i meriti del grande europeista, amico di Schuman, Adenauer e De Gasperi , come già di teste coronate, Pontefici e i potenti della terra, antesignano dell’Unione europea all’insegna dei valori cristiani; e del perfetto principe cristiano, soccorritore dei perseguitati politici e razziali, nonché fiero avversario, oppositore e perseguitato egli stesso dai totalitarismi del XX secolo fino al loro tracollo. Non nostalgico del suo trono, ma alfiere dell’integrazione politica della nuova Europa, sulla via dell’autodeterminazione dei popoli, nella libertà, democrazia, tolleranza, immigrazione sostenibile, tutela dell’ambiente, pacificazione e riconciliazione dei popoli del vecchio Continente, all’insegna della Civiltà Cristiana.

    La commemorazione religiosa del defunto Arciduca Otto avrà luogo con un Pontificale di Requiem presieduto da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Walter Brandmüller, alla Pontificia chiesa di S. Maria in Camposanto Teutonico in Vaticano, sabato 8 ottobre 2011, alle ore 18,00 (signori: cravatta bianca, decorazioni; dame: abito e velo nero). Link: https://futuroinsieme.wordpress.com/2011/09/25/rocca-di-papa-norman-academy-le-%E2%80%9Clectio-magistralis%E2%80%9D-aprono-l%E2%80%99anno-accademico/

  4. Città del Vaticano, 04/10/2011 (informazione.it) La Città Leonina, sabato 8 ottobre 2011, nella sua sovrannaturale e bimillenaria storia annovera ancora una giornata memorabile, che già entra nella storia del XXI secolo.
    Un solenne Pontificale di Requiem suffraga nel rito antico “pro Romano Imperatore” l’anima eletta di un uomo eccezionale, semplice e buono, sereno quanto l’esempio di santità ricevuto nel sangue imperiale da suo padre, il Beato Carlo I d’Austria, deciso ed eroico quanto le tragedie del XX secolo imposero alla dignità del suo ruolo e del retaggio cesareo e di difesa della Cristianità; tenace e generoso, anteponendo sempre la salvezza, la libertà, pacificazione e riconciliazione dei popoli europei, al suo stesso personale interesse.
    Il Cardinale bavarese Walter Brandmüller, il quale gli fu amico in vita, non meno di quanto lo fu l’altro bavarese, Cardinale Joseph Ratzinger, Romano Pontefice felicemente regnante, ne celebra il Pontificale di Requiem, che unisce i romani all’Europa dei popoli, delle piccole e grandi Patrie, che nella loro storia millenaria conobbero le autonomie plurali, le libertà locali, le specificità, le confessioni, la convivenza di etnie, idiomi e culture che riconducono per il XXI secolo alla intramontabile civiltà cristiana.
    Il sacro rito si celebra, nella novena di S. Maria del Rosario, detta “della Vittoria“, anche nel ricordo del 440° del trionfo di Lepanto. Quella vittoria degli europei uniti che segnò, nel 1571, la salvezza dell’Europa cristiana, al comando di un altro Asburgo d’Austria, nella memoria di Otto d’Asburgo, verrà ricordata al Vespro al Camposanto Teutonico in Vaticano, presente il Corpo Diplomatico accreditato alla Santa Sede e al Quirinale, e la società romana.
    L’iniziativa e a cura del Presidente dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX, in collaborazione con 120 istituzioni ed organizzazioni italiane ed internazionali, e con il Patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale.
    http://www.informazione.it/c/9008F037-C91A-42A1-9D8C-41C6CC748DB1/8-OTTOBRE-OTTO-D-ASBURGO-RICORDATO-E-ONORATO-IN-VATICANO

  5. Otto von Habsburg – Il suo messaggio
    di Julius Franzot

    […]
    “La vita e l´impegno di Otto ci insegna che la morale e la Fede, assieme al rispetto delle leggi, della storia e della tradizione, possono aiutare un processo pacifico di comprensione tra i Popoli ed evitare che siano soggiogati da interessi economici e nazionalistici, destinati a sfociare in guerre, militari od economiche.

    Vorrei inoltre sottolineare che Otto, soprattutto nell´ultima parte della Sua vita terrena, non fu un monarchico, non solidarizzò, ne´lui ne´la sua famiglia, con case regnanti di dubbi costumi solo per rispetto a vincoli di sangue e di interessi, ma si mise a disposizione di un´Europa di stampo repubblicano e democratico.”

    Otto von Habsburg – Il suo messaggio

  6. E´ il più antico cimitero funzionante a Roma e si trova nella Città del Vaticano sulla piazza dei Protomartiri Romani. E´ il cimitero Teutonico, ovvero dei tedeschi, che perlopiù hanno abitato in Vaticano, come segnala l´insegna sulla cancellata in ferro “Teutones in pace”. Appare diviso in quattro aiuole, secondo una caratteristica risalente al Seicento, e che la tradizione vuole siano piene di terra riportata dal Calvario.
    http://roma.repubblica.it/dettaglio/vaticano-il-cimitero-piu-antico/1381780

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