OVIDIU, IL NUOVO LIBRO DI FERDINANDO CELI. DOMENICA, 2 SETTEMBRE 2012, ORE 10:15, BAITA MONTE ASOLONE – VAL DEA GIARA – M. GRAPPA


Appuntamento Italia-Romania da non perdere! Dopo il Soldato Peter Pàn, Domenica 2 settembre 2012, ore 10,15  presso la Baita Monte Asolone (val dea Giara), strada del Monte Grappa, sarà presentato il nuovo libro del giornalista Ferdinando Celi:

 

Oltre all’autore, Ferdinando Celi, saranno presenti: il Sindaco di Pove del Grappa Cav. Orio Mocellin e il Direttore della redazione di Bassano del Grappa de Il Gazzettino di Venezia: Dott. Domenico Lazzarotto:

 

Una saga che continua sulle orme del “Soldato Péter Pan”, sfiorando la storia del XX° secolo…

 

Altre informazioni: http://www.soldatopeterpan.it/

L’AQUILA, IL CARDINALE ABRUZZESE COCCOPALMERIO APRE LA PERDONANZA


Pontificale a Scontrone, villaggio d’origine del Porporato.

Domenica, 26 agosto 2012 il Comune di Scontrone con la comunità ecclesiale hanno ricevuto la visita di S. Em. Rev.ma il Sig. Cardinale Francesco Coccopalmerio; Presidente dal 2007 del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi,  nominato altresì Arcivescovo, e sempre da Papa Benedetto XVI, nell’ultimo concistoro del 18 febbraio 2012, Cardinale di Santa Romana Chiesa, diacono di San Giuseppe dei Falegnami.

S. Em. il Sig. Card. Coccopalmerio è originario proprio di Scontrone, piccolo comune sangrino. Il Comune infatti ne conserva l’albero genealogico.  Questa visita precede la presenza del Cardinale all’ in occasione dell’apertura della Porta Santa per la celebrazione dell’annuale Perdonanza Celestiniana.  Già Vescovo ausiliare e avvocato generale dell’Arcidiocesi di Milano, e membro della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede e quella per l’unità dei cristiani e del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; Cappellano Conventuale ad honorem del Sovrano Militare Ordine di Malta.

 La Sig.ra Sindaco di Scontrone, Ileana Schipani unitamente a S. E. Rev.ma Mons. Angelo Spina Vescovo di Sulmona-Valva,  il Rev. parroco Don Marco, il Rev. P. Tomy accoglievano il Conte prof. Fernando Crociani Baglioni, Presidente dell‘Istituto di Studi Storici Beato Pio IX, Cavaliere di Grazia e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, il quale conduceva una rappresentanza di fedeli di Alfedena, di Roma, di Orte e della Maremma-Toscana, nonché con le autorità, il Sindaco di Alfedena Ing. Massimo Scura, e i Sindaci dell’Alto Sangro, Simona Cecilia Farcas, Presidente dell’Associazione Italia-Romania: Futuro Insieme. La notizia veniva di conseguenza estesa a primarie agenzie di stampa italiane e internazionali.

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PERDONANZA: S.E. COCCOPALMERIO VISITA SCONTRONE

 

Segue il messaggio di omaggio del Conte prof. Fernando Crociani Baglioni alla Sig.ra Sindaco di Scontrone:

Gent.ma Sig.ra Ileana SCHIPANI
Sindaco di Scontrone
Vi ringrazio della squisita accoglienza alla Celebrazione e al ricevimento in Villa Scontrone, in onore di Sua Eminenza  Rev.ma il Sig. Cardinale Francesco COCCOPALMERIO.  E’ stato un onore per me e d i miei familiari partecipare a tanto ambìto evento, di portata storica, per Scontrone e per la nostra terra e la Valle del Sangro.  Ho reso i miei omaggi a Sua Eminenza ed a Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Angelo SPINA.  Anche da parte degli amici di Alfedena i quali mi accompagnavano.  Sarà mia cura diffondere la notizia di tanta rilevanza.  Con profonda stima ed amicizia, vogliate Sig.ra Sindaco accogliere gli atti del mio ossequio, nel segno e nel nome dei comuni ideali.   Attentamente.
conte prof. Fernando Crociani Baglioni  

Le Monde: La comicità romena, una forma di rivolta politica. / Râsul românesc, o formă de revoltă politică.


 
 Durante il regime di Nicolae Ceausescu, i romeni raccontavano barzellette per esorcizzare la durezza della dittatura.  Oggi a Bucarest  si ride del capitalismo. 

Il socialismo è una stanza dove c’è un gatto nero che bisogna cercare e trovare.

Il “socialismo sviluppato multilateralmente”, concetto molto caro al dittatore romeno Nicolae Ceausescu (1918-1989), è una stanza buia dove c’è un gatto nero che bisogna cercare e trovare. Invece il comunismo è una stanza buia dove non c’è alcun gatto nero, ma che comunque bisogna cercare e trovare. Ai tempi della dittatura le barzellette erano una via di fuga per l’immaginario collettivo romeno.

Negli anni Ottanta, quando la Romania era stretta nella morsa di uno dei peggiori regimi del blocco comunista, il desiderio di rivolta dei romeni trovava sfogo nelle barzellette che prendevano in giro tutto e tutti: il Conducator “genio dei Carpazi”, il Partito comunista, le ristrettezze che colpivano il paese e le malefatte di un regime tagliato fuori dal mondo e dalla realtà. Migliaia di barzellette circolavano grazie al passa parola, sfuggendo così alla censura ufficiale di un paese controllato strettamente dalla Securitate, la terribile polizia politica della dittatura.

Nel dicembre del 1989 il regime del Conducator è crollato come un castello di carte sotto i colpi della storia e di un vento di libertà che soffiava dietro la cortina di ferro. Nicolae ed Elena Ceausescu sono stati giustiziati dopo un processo sommario, e la Romania ha avviato una lunga transizione terminata nel 2000 con l’avvio dei negoziati di adesione all’Unione europea.

Poco a poco i romeni hanno ritrovato la prosperità in un paese dove l’economia cresceva in media del 7 per cento ogni anno. Le barzellette e le prese in giro erano ormai dimenticate e i tempi invitavano al consumo, a comprare macchine all’ultimo grido e a tornare a casa dal supermercato con il carrello pieno.

Ma si sa, i sogni prima o poi finiscono e il risveglio può essere traumatico. Nel 2008 i romeni sono tornati sulla terra e l’atterraggio è stato abbastanza duro. La crisi economica e finanziaria che ha colpito l’Europa ha obbligato la Romania ad accettare l’austerity, un terreno fertile per il ritorno in massa delle barzellette.

Questa volta, a giudicare da quelle che circolano attualmente a Bucarest, è stato il capitalismo selvaggio a farne le spese. Ecco un esempio: un romeno è seduto in riva a un lago e lo osserva. Uno statunitense passa di lì e gli domanda: “Che ci fai là?” “Niente, guardo il lago” “Beh, potresti almeno prendere una canna da pesca e pescare”. “E perché?”, domanda il romeno. “Perché puoi mangiare una parte del pesce e vendere il resto” “E perché dovrei farlo?”, insiste il romeno. “Con i soldi puoi comprarti una barca e pescare ancora più pesce” “Ma perché?” “Sei incredibile – risponde lo statunitense esasperato – Con i soldi ti compri un peschereccio, ci metti su alte persone che vanno a pescare per te e così non devi fare niente, puoi restare a guardare il lago”. “Ma è quello che sto già facendo”, conclude il romeno.

Questa barzelletta è degna di Tristan Tzara, lo scrittore che abbandonò la Romania all’inizio del Ventesimo secolo per trasferirsi a Zurigo e Parigi e che lanciò il surrealismo e il dadaismo.

(Mirel Bran, Le Monde, 24 agosto 2012. Traduzione di Andrea Sparacino)

Fonte: presseurop.eu

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