Ut Unum Sint ! Chiese d’Oriente e d’Occidente insieme nella preghiera
Com’è ormai rinverdita consuetudine per la Festa di San Teodoro, come quando all’epoca dell’ufficiatura della Basilica al Foro Romano, ai piedi del Palatino, e cioè quando fu fiorente l’Arciconfraternita dei sacconi, che conservava tra privilegi e prerogative il diritto di sepoltura dei confratelli “sacconi” nella Cripta della Basilica stessa, il Patriziato romano rende omaggio al Santo protomartire soldato romano di epoca imperiale nel giorno della sua memoria liturgica.
Ciò fin da quando San Giovanni Paolo II, per il Grande Giubileo del 2000, accettando la richiesta dell’Ortodossia da parte del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, concesse all’Archiepiscopia Greco-Ortodossa d’Italia e Malta, la Basilica paleocristiana.
I Principi Massimo, Ruspoli e uno stuolo di nobili romani, oggi, domenica, 22 febbraio 2015, accompagnavano il Corpo Diplomatico delle nazioni dell’Europa Orientale e del Medio-Oriente, con rappresentanze delle rispettive comunità residenti in Italia, maggiormente ortodosse, a rendere onore al santo venerato tuttora dalle Chiese d’Occidente e d’Oriente.
Autorità militari, della magistratura, del mondo accademico, della cultura e dell’arte, assiepavano la sede circolare dell’antica Basilica romana stipata di fedeli di diverse nazionalità, incantati dal coro e dalla liturgia greco-bizantina, arricchita da alcune preghiere come il Credo e il Pater, recitate nel rito cattolico-romano.
Presiedeva la solenne liturgia, S.Em. Rev.ma il Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta, con uno stuolo di dignitari della sua gerarchia. Gli onori erano resi dal Rettore della Basilica, l’Archimandrita Symeon Katsinas, Vicario del Metropolita stesso.
Le rappresentanze del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, della Curia Romana, del Vicariato di Roma, e delle Comunità Benedettina, Domenicana e del clero secolare, degli Ordini cavallereschi della Chiesa, del Circolo San Pietro e dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX, che curava il servizio di protocollo e d’onore, rendevano testimonianza della volontà generale nel più alto spirito ecumenico, di Unità dei Cristiani.
Fernando Crociani Baglioni
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