ROMA, MUSEO DELLA CIVILTÀ ROMANA, LA NAZIONE ROMENO-MOLDAVA IN FESTA ALL’EUR


Arte e cultura dell’Europa dell’Est a Roma: “LA REPUBBLICA DI MOLDOVA AL 20° ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DELL’INDIPENDENZA: CULTURA, TRADIZIONI, FOLCLORE ED ARTE CONTEMPORANEA”

Prof.ssa Donatella Di Cesare, Prof. Paolo Martino, Dott.ssa Tatiana Ciobanu, Dott.ssa Simona Cecilia Farcas

Prof.ssa Donatella Di Cesare, Prof. Paolo Martino, Dott.ssa Tatiana Ciobanu, Dott.ssa Simona Cecilia Farcas

Un grande evento, quello di oggi al Museo della Civiltà Romana, che reca il nome della civilizzazione dei popoli latino-europei:  la Moldova celebra così il ventennale della sua liberazione, dalla caduta del comunismo, e dalla proclamazione della sua indipendenza, dopo mezzo secolo di soggezione al dissolto blocco sovietico, nel segno della fratellanza romena e dell’amicizia fraterna con l’Ucraina, la Polonia, la Slovacchia e  le altre nazioni slave e dell’area carpatico-danubiana e balcanica; così come con  l’Italia ed il mondo latino occidentale.

Intervento di Simona C. Farcas, Prof.ssa Donatella di Cesare (a destra), Dott.ssa Tatiana Ciobanu (a sinistra)

Intervento di Simona C. Farcas, Prof.ssa Donatella di Cesare (a destra), Dott.ssa Tatiana Ciobanu (a sinistra)

Le comuni tradizioni di moldavi e romeni sono state oggi evidenziate dalla esposizione di un repertorio poetico nazionale, patriottico ed irredentistico, dalle dotte conferenze letterarie e linguistiche,  nel nome e nel segno del linguista mondiale romeno Eugen COSERIU, il quale cantò e testimoniò la nostalgia dell’esodo dei romeni nell’emigrazione in Occidente,  fuggendo dall’invasione, dall’oppressione e dalla povertà…

Un concerto di musica, canti e danze tradizionali, nei costumi dell’unica nazione allietava prima del pranzo la giornata conclusiva della manifestazione;  laddove  Fede,  Patria, Amore,  Carità e Solidarietà fanno da argomenti dominanti del vivere comunitario dell’unica nazione latina.

Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni. Gruppo folcloristico ,,Arţaraş'' di Roma

Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni. Gruppo folcloristico ,,Arţaraş” di Roma

Gli artisti moldavi del gruppo folcloristico ,,Arţaraş” di Roma nei costumi tradizionali, con solisti e musicisti di grande talento si esibivano in “Doine” e interpretazioni del folclore.

S.E. l’Ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia Aurel BĂIEŞU e On. Tetyana KUZYK

S.E. l’Ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia Aurel BĂIEŞU e On. Tetyana KUZYK

Facevano da padrone di casa le autorità di Roma Capitale, la direzione del Museo della Civiltà Romana; e con loro S.E. l’Ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia Aurel BĂIEŞU, e suo Primo Segretario Dott.ssa Liliana VERLAN, la Dott.ssa Ramona RAUS, addetta alle Politiche culturali e rapporti con la communità romena presso l’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, i ministeri, enti ed associazioni romene e moldave, quali “Dacia“, “Propatria” e “Italia-Romania Futuro Insieme“, ed altre aderenti al progetto interculturale ed interconfessionale per l’Europa dell’Est, indetto da Roma Capitale.

Prof.ssa Donatella Di Cesare presenta "Storia della Filosofia del Linguaggio" di Eugenio Coseriu. Dott.ssa Simona Cecilia Farcas

Prof.ssa Donatella Di Cesare ricorda il Maestro Eugenio Coseriu e la sua “Storia della Filosofia del Linguaggio”; accanto, Dott.ssa Simona Cecilia Farcas

Ringraziamenti fervidi al Sindaco di Roma Capitale  On. Gianni ALEMANNO, alla consigliera aggiunta dell’Assemblea Capitolina On. Tetyana KUZYK, alla Dott.ssa Franca D’AMORE dell’Assessorato alla Cultura, al Dott. Antonio INSALACO direttore del Museo della Civiltà Romana, alla Prof.ssa Donatella DI CESARE,  Ordinario di Filosofia teoretica presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma , al Prof. Paolo MARTINO, Ordinario  di Glottologia e Linguistica generale presso Libera Università Maria Ss. Assunta “LUMSA” di Roma, al Conte Prof. Fernando CROCIANI BAGLIONI, dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e de l’Académie belgo-espagnole d’Histoire di Bruxelles-Madrid.

S.E. l'Ambasciatore Aurel Baiesu, On. Tetyana Kuzyk, Dott.ssa Franca D'Amore

S.E. l’Ambasciatore Aurel Baiesu, On. Tetyana Kuzyk, Dott.ssa Franca D’Amore

Alla Dott.ssa Tatiana CIOBANU dell’Associazione dei Moldavi in Italia “Dacia”, ideatrice e conduttrice dell’evento nelle successive giornate, nonché al Prof. Vitalie Ciobanu, al direttore artististico del Gruppo folcloristico ,,Arţaraş” di Roma Lidia Bolfosu, va il ringraziamento corale delle comunità presenti e partecipanti alla manifestazione nel suo complesso, testimoniato dagli attestati commemorativi conferiti da Roma Capitale.

Tatiana Ciobanu, Annamaria Ferramosca, Claudia Lupascu, Nina Popescu

Tatiana Ciobanu, Annamaria Ferramosca, Claudia Lupascu, Nina Popescu

La poetessa Annamaria Ferramosca legge poesie di Eminescu, Bacovia, Vieru, Celan, Vasile Garnet e Galaicu-Paun, in traduzione italiana; le prof.sse di Lingua Romena, Claudia Lupascu e Nina Popescu, in originale.

La poetessa Annamaria Ferramosca, legge Eminescu, Bacovia, Vieru, Celan, Vasile Garnet e Galaicu-Paun, in italiano; e le prof.sse Claudia Lupascu e Nina Popescu, in romeno.

La poetessa Annamaria Ferramosca legge poesie di Eminescu, Bacovia, Vieru, Celan, Vasile Garnet e Galaicu-Paun, in traduzione italiana; le prof.sse di Lingua Romena, Claudia Lupascu e Nina Popescu, in originale.

 Gruppo folcloristico ,,Arţaraş'' di Roma

Gruppo folcloristico ,,Arţaraş” di Roma

Nel ringraziare l’Associazione Italia-Romania Futuro Insieme per la partecipazione, l’ideatrice dell’evento Dott.ssa Tatiana Ciobanu, ha aggiunto: “è particolarmente simbolico il fatto che alcuni canti del repertorio selezionati da Lidia Bolfosu per il nostro programma di oggi, siano di Mihaileni, paese che diede i natali a Eugenio Coseriu:  questo per dire che intorno al grande linguista romeno siamo tutti uniti in un cerchio armonioso (“Hora”). E’ quanto ho sempre desiderato – continua la  Ciobanu – di non soffermarci solo alla promozione del folclore, ma di trasmettere e condividere l’intero nostro patrimonio storico-culturale nazionale, una voce che continui il percorso spirituale del popolo romeno, su entrambe le sponde del fiume Prut”.

Artigianato moldavo

Artigianato moldavo

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gruppo folcloristico ,,Arţaraş'' di Roma

gruppo folcloristico ,,Arţaraş” di Roma

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gruppo folcloristico ,,Arţaraş'' di Roma

gruppo folcloristico ,,Arţaraş” di Roma

Testo e foto a cura di Simona Cecilia Farcas

 Vedi anche:

Simona C. Farcas: Eugenio Coseriu, emigrante per intraprendenza

Donatella Di Cesare: vi racconto Eugenio Coseriu

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AMORE



(€UROITALIA – ROMA, 14.02.2011). I cuori degli innamorati sono misteri che nessuno può capire.  Sono come un tesoro sepolto, ma che vive in eterno; come un bisbiglio, ma che può essere sentito anche a distanze mai viste; come un fiume,ma che solca persino le montagne più alte.

L’amore è così, la guida dei nostri cuori. E’ il motivo per cui viviamo.

Qual è il significato di questo sentimento così profondo?

L’uomo cercando di capire l’amore, in verità sta scoprendo se stesso. Nel cuore di chi ama ogni lacrima di gioia, ogni parola dolce espressa, respira come un essere vivente.

Amore passionale e amore spirituale. Nell’amore vero queste due essenze vanno insieme, come il pane il burro, come il teatro e l’attore, come l’oceano e il cielo all’orizzonte. Un’unione  così è ricercata da tutto il mondo, uomo o qualsiasi essere esso sia.

Ma come scoprire cosa c’è dentro di noi se perdiamo persino l’orientamento quando proviamo l’amore. Quale maledizione ci fa smarrire ancor prima di capirne il significato. Quanto profondo può essere l’amore?  Quanto si può sentire? e quanto si può odorare?

E’ possibile saperlo soltanto quando si è innamorati. Che bello è l’amore, che bella gioia nel sentirlo, nell’udirlo, nel toccarlo, nel provarlo con tutti i cinque, anzi con tutti i nostri sei sensi. Che magnifica è la vita quando è dettata dall’amore.

Quando si trova un’anima affine alla nostra ne rimaniamo talmente incantati, così affascinati da non credere neanche ai nostri occhi di quanto immensa possa essere la bellezza di questo sentimento che non ha sinonimo, più mirifica di qualsiasi alba o tramonto, di qualsiasi eclissi poiché in effetti ciò che si prova nell’amore più profondo è un eclissi di sentimenti,di essenza divina , divino com’è anche il nostro puro essere. Il divino siamo noi che  viviamo quest’esplosione di sentimenti giorno per giorno. Che sentiamo brividi attraverso ogni nostra cellula, in cui non esiste altro che il dolce canto armonico dell’Amore.

(Elide Chi.)