Roma, Città del Vaticano – Il 20 novembre si chiude il Giubileo Straordinario della Misericordia: Papa Francesco chiuderà la Porta Santa nella Basilica di San Pietro. Decennale della fondazione di IRFI onlus.
Per celebrare il X anniversario della sua fondazione, l’Associazione “Italia Romania Futuro Insieme”, invita: membri, benefattori, assistiti e fruitori, amici e collaboratori della IRFI onlus, a prendere parte, con Sua Santità Papa Francesco, alla celebrazione di chiusura della Porta Santa a San Pietro e conclusione del Giubileo della Misericordia, che avrà luogo nella Basilica di San Pietro, domenica, 20 novembre 2016, alle ore 10:00, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo.
Il 20 novembre, il Giubileo Straordinario chiuderà solo relativamente all’evento storico dell’Anno Santo, perché la Misericordia va oltre ogni confine, come ci insegna Papa Francesco.
Per ritirare i pass di ingresso, si prega di contattare il cell. 3201161307.
L’appuntamento è fissato alle ore 8:30, ai limiti della piazza San Pietro. Il nostro gruppo viene distinto da bandiere e bandierine di Romania e Italia. 
2006 – 2016: Associazione “Italia Romania Futuro Insieme”, decennale della fondazione
Nata a Roma il 3 novembre 2006, quale risultato di un continuo e costante impegno umanitario, sociale, culturale, religioso nel segno dell’ecumenismo, dialogo e solidarietà, della formazione, educazione e ricreazione, nell’ambito della comunità romano-cattolica romena a Roma; l’Associazione IRFI onlus annovera tra i suoi membri giovani, donne e uomini romeni e italiani, ma anche di altre nazionalità.
Numerose sono le attività di volontariato e le iniziative educative, socio-culturali, di orientamento, di assistenza e supporto in favore delle persone bisognose, famiglie, ragazze madri, giovani e bambini, realizzate dall’associazione, in collaborazione con enti, istituzioni, strutture pubbliche e private, associazioni italiane e romene.
Al fine di accantonare pregiudizi e stereotipi, l’impegno della IRFI è stato e continua ad essere quello di promuovere la dignità umana in ogni persona, un’immagine positiva del fenomeno migratorio, dell’idea di una comune Patria Europea e rinforzare la comunicazione fra le comunità locali ed i cittadini comunitari e immigrati. Rivolgere quindi l’attenzione verso chi quotidianamente o saltuariamente si confronta con la realtà delle comunità romene, per favorire uno stile o atteggiamento interculturale come la disponibilità al dialogo, al rispetto reciproco, al bene comune e al cambiamento delle proprie mappe valoriali in una logica di solidarietà, di co-crescita.
Simona Cecilia Crociani Baglioni
https://futuroinsieme.wordpress.com/
Incontro UNAR Italia -Romania. Roma, 6 febbraio 2008.
Corul bărbătesc din Finteuşu Mare a Roma-EUR, Via Roberto Ferruzzi, 110 (Metro B – Laurentina + bus 765)
9 septembrie 2014 – Comitetul ad-hoc al românilor din Italia
Marcia Nazionale della Vita 2012
Guidonia, 18 octombrie 2014 – Comitetul ad-hoc Italia
Elevi voluntari ai Școlii Gimnaziale ”George Bacovia ” din Bacău.
Ecumenismo, con Padre Vasile Andreca, responsabile della Comunità Ortodossa Romena di Terni.
Intervento del Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni
Incontro con il ministro Dan Stoenescu
gruppo folcloristico ,,Arţaraş” di Roma
S.E. il Ven. Balì Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto con i Conti Fernando Giulio e Simona Cecilia Crociani Baglioni presso il Centro di Assistenza e Consultorio “Barone Gabriele Ussani d’Escobar” a Ponte Milvio
Fernando Crociani Baglioni & Simona Cecilia Farcas: Italia-Romania: Futuro Insieme alla Marcia per la Vita 2012
Intervento di Simona C. Farcas, Prof.ssa Donatella di Cesare (a destra), Dott.ssa Tatiana Ciobanu (a sinistra)
Guidonia, 18 octombrie 2014 – Comitetul ad-hoc Italia
Ziua Românilor de Pretutindeni și Ziua Națională.
prof. Giuseppe Dalla Torre , Magnifico Rettore della LUMSA
Santa Messa di ringraziamento per il fine anno accademico.
Simona Cecilia Farcas, la inaugurarea secțiilor de carte în limba română la Roma, 12 ianuarie 2008
la squadra di calcio “Futuro Insieme”
Marcia per la Vita, domenica 13 maggio 2012, B.V. Maria di Fatima: conte prof. Fernando Crociani Baglioni, Presidente dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX. Con le delegazioni estere : Romania, Polonia, Ungheria.
Premiazione in Campidoglio: Avv. Monica Marinescu riceve il premio “Roma Capitale delle donne” Foto: Copyright © Simona C. Farcas
Guidonia, 18 ottobre 2014
Associazione IRFI in Piazza San Pietro
Matteo Edoardo Farcas, 2 anni, romeno, nato a Terni, sventola la bandiera della Romania alla Marcia per la Vita 2012
Betleem, noiembrie 2013 – E.S. Mons. Anton Coșa Episcop de Chişinău, Republica Moldova, alături de Contesa Simona Cecilia și Contele Fernando Crociani Baglioni.
Dott.ssa Simona Cecilia Farcas e Marina Bilha al Convegno Left behind. Milano, 26 maggio 2010
Corina F. Vatavu & Simona C. Farcas – Marcia Nazionale della Vita 2012
9 septembrie 2014 – Comitetul ad-hoc al românilor din Italia
Opere di misericordia corporali

1) Dare da mangiare agli affamati e 2) dare da bere agli assetati
Queste due prime opere di misericordia corporale sono complementari e si riferiscono all’aiuto che dobbiamo dare in cibo e altri beni a chi più ne ha bisogno, a coloro che non hanno l’indispensabile per poter mangiare ogni giorno.
Gesù, come dice il vangelo di san Luca, raccomanda: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto» (Lc 3, 11).
3) Ospitare i pellegrini
Anticamente, dare ospitalità ai viaggiatori era una questione di vita o di morte, dati i disagi e i rischi dei viaggi. Oggi non è più così. Ma potrebbe comunque accaderci di ricevere qualcuno in casa nostra, non per semplice ospitalità verso un amico o un familiare, ma per un vero caso di necessità.
4) Vestire gli ignudi
Quest’opera di misericordia tende a venire incontro a una necessità fondamentale: il vestito. Spesso ci viene richiesta la raccolta di indumenti che si fa nelle parrocchie o in altri centri di assistenza. Nel momento di donare i nostri indumenti, è bene pensare che possiamo dare cose per noi superflue o che non ci servono più, ma anche qualcosa che ci è ancora utile.
Nella lettera di Giacomo veniamo incoraggiati a essere generosi: «Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova?» (Gc 2, 15-16).
5) Visitare gli infermi
Si tratta di una vera assistenza ai malati e agli anziani, sia in ciò che riguarda l’aspetto fisico, sia facendo loro compagnia per un po’ di tempo.
L’esempio migliore della Sacra Scrittura è quello della parabola del buon samaritano, che si prese cura del ferito e, non potendo continuare a occuparsene direttamente, lo affidò alle cure di un altro, pagando di tasca propria (cfr. Lc 10, 30-37).
6) Visitare i carcerati
Consiste nel far visita ai carcerati, dando loro non soltanto un aiuto materiale ma un’assistenza spirituale, perché possano migliorare come persone e correggersi, magari imparando a svolgere un lavoro che possa essere loro di aiuto quando sarà terminato il periodo di detenzione…
Invita anche ad adoperarsi per liberare gli innocenti e chi è stato sequestrato. Anticamente i cristiani pagavano per liberare gli schiavi o si offrivano in cambio di prigionieri innocenti.
7) Seppellire i morti
Cristo non aveva un luogo dove posare il capo. Un amico, Giuseppe d’Arimatea, gli cedette la propria tomba. Non soltanto, ma ebbe il coraggio di presentarsi a Pilato e di chiedergli il corpo di Gesù. Partecipò anche Nicodemo, che aiutò a seppellirlo (Gv 19, 38-42).
Seppellire i morti sembra un ordine superfluo, perché, di fatto, tutti vengono seppelliti. Però, per esempio, in tempo di guerra può essere una necessità pressante. Perché è importante dare una degna sepoltura al corpo umano? Perché il corpo umano è stato dimora dello Spirito Santo. Siamo “tempio dello Spirito Santo” (1 Cor 6, 19).
Fonte: Cosa sono le opere di misericordia?

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