Roma, Senato della Repubblica: grande successo per “Un Nuovo Umanesimo in Europa”. Comunicato stampa.


COMUNICATO STAMPA

Giornata di studio e riflessione su “Un Nuovo Umanesimo in Europa”

Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva

Piazza della Minerva, 38 – 00186 Roma

Venerdì, 10 marzo 2023 si tenuta, a Roma, la conferenza “Un Nuovo Umanesimo in Europa”, su iniziativa del Senatore Mario Occhiuto e organizzata in collaborazione con le Associazioni IRFI “Italia Romania Futuro Insieme”, l’Anno Marguttiano e  “Human 4 Human” Association. L’evento  ha beneficiato  dalla partecipazione di 25 studiosi, artisti e attivisti italiani, romeni, ucraini, turchi, palestinesi, russi, moldavi, bulgari, africani e bosniaci che hanno contribuito con riflessioni e proposte concrete in merito al tema.

La conferenza nasce con l’obiettivo di riflettere sulle sfide che l’Europa deve affrontare in un’epoca di cambiamento profondo e di incertezza. L’umanesimo, inteso come filosofia e come stile di vita che mette al centro la dignità umana e il bene comune, può offrire un importante contributo per affrontare tali sfide e costruire una società più giusta, solidale, sussidiaria e creativa.

I lavori, moderati dalla giornalista romena Anca A. Mihai,  sono stati inaugurati dal Prof. Ing. Gianni Cara, Presidente dell’Università Internazionale per la Pace di Roma. Il professore ha parlato delle prospettive future che l’istituzione che egli rappresenta offre all’umanità attraverso il Master in Diritto e applicazioni spaziali: prospettive  e benefici futuri. A seguire, il prof. Luigi Troiani, docente di Relazioni Internazionali alla Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino “Angelicum”, ha ricordato che “è tempo che la cultura, le religioni, le idee tornino a condizionare lo spadroneggiamento dei troppo potenti e dei troppo ricchi, per condurli verso quell’umanesimo integrale auspicato da J. Maritain”.

Il conte Prof. Fernando Crociani Baglioni noto storico, giornalista e sociologo ha contestualizzato dal punto di vista storico, le radici cristiane dell’Europa sottolineando la necessità di ricordarle mentre si cerca la strada verso un futuro più giusto. A completare tale prospettiva è stata la sociologa Contessa Simona Cecilia Crociani Baglioni Farcas, presidente dell’Associazione Italia Romania Futuro Insiemela quale ha evidenziato come alla politica “manchi l’anima” e si debba far presto a ritrovarla. Suor Kornelia Halyna Zhupnyk dell’Ordine delle Suore di San Basilio Magno e dottoranda in Antropologia teologica al Teresianum di Roma ha evidenziato come senza la Verità, non esiste pace interiore o esteriore e che viviamo in un’epoca “post-verità”. La prof.ssa Aurora Martin del Pontificio Istituto Orientale, ha fato notare la similitudine tra “umanesimo” e “woman”, un gioco di parole per introdurre come tema di riflessione l’urgente bisogno di parità di genere se si vuole vivere in una società più equa. Dall’altro canto, il giornalista Corrado Giustiniani ha affrontato tre temi riconducibili all’attualità: l’accoglienza italiana ed europea ai rifugiati, la legge di cittadinanza che penalizza i figli degli immigrati nati in Italia e la situazione dei migranti economici. L’attivista per il dialogo interculturale turco, Mustafà Cenap Aydin ha ricordato il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, noto anche comeDichiarazione di Abu Dhabi, l’accordo siglato nel 2019 da papa Francesco e dal Grande Imam  al-Azhar Ahmad al-Tayyib, come base di partenza per un nuovo umanesimo. L’imprenditrice turistica di origini moldave, Ludmila Posiletcaia, l’unica donna straniera membro dell’Associazione SKAL International Roma, ha sottolineato come i viaggi siano portatori di scambi culturali, un continuo dare e ricevere e, ognuno di noi sia ambasciatore della propria cultura. Il Prof. Aodi Foad, Presidente AMSI Medici Stranieri in Italia ha portato in discussione la difficoltà che l’Italia ha di valorizzare l’immigrazione qualificata e la necessità di mantenere aperto un dialogo tra professionisti e istituzioni, in quanto, “l’integrazione – come il dialogo – si fa sempre in due”. L’avvocato Fabio Maria Galiani ha precisato che “la solidarietà e il nuovo umanesimo passano necessariamente per l’irrilevanza della cittadinanza e l’abolizione delle frontiere”. Dalla Sala Capitolare, l’avvocato ha colto l’occasione per lanciare “un appello per la formazione di una Commissione permanente del Senato per i diritti umani. La direttrice della scuola ucraina di Roma, “Prestigio”, Tetyana Tarasenko, ha raccontato l’esperienza di affrontare, da un giorno all’altro, l’emergenza dei profughi ucraini allo scoppio della guerra, nel 2022. L’intervento si è concluso con un minuto di silenzio per tutte le vittime ucraine e russe e di tutti i conflitti in atto nel mondo, esprimendo solidarietà a tutti i popoli che soffrono a causa dei conflitti stessi, dei disastri naturali in questo periodo storico. L’unico giornalista ceco-slovacco accreditato presso la Santa Sede, Bohumil Petrik, ha illustrato come un nuovo umanesimo sia, in realtà, il vecchio con “il bisogno dell’antico triumvirato: la filosofia greca, diritto romano e l’etica cristiana”.

La prima sessione della Giornata di studio e riflessione su “Un Nuovo Umanesimo in Europa” si è conclusa con l’intervento dell’esperta in diritti umani e cooperazione internazionale, Fatima Neimarlija, presidente della Comunità bosniaca a Roma, “Bosnia nel cuore”. Ricordando gli orrori del genocidio di Srebrenica, sotto “gli occhi indifferenti dell’Europa di trent’anni fa”.

Nella seconda sessione, il sociologo Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni, aprendo i lavori, ha ricordato che “l’Europa è una realtà di 500 milioni di cittadini”, aspetto importante da tenere conto nelle analisi. La seconda parte del convegno è stata dedicata al contributo che l’arte nella sua complessità di espressione può offrire per mettere al centro la dignità umana e il bene comune.

La scrittrice russa Iana Nekrassova, attraverso la pubblicazione del libro «Fedor Sabašnikov e «Il Codice sul volo» di Leonardo da Vinci», nel suo racconto ha voluto dimostrare come “ciascuno di noi, individualmente, può vivere il proprio rinascimento, l’importante è seguire il proprio ideale, il cuore e il proprio intuito”. L’artista e drammaturgo bulgara Isabel Russinova ha scelto di portare in discussione, come esempio di umanesimo, la scrittrice italiana Christine de Pizan, citando la più famosa delle poesie, Seulete sui (Sono sola).La Vice-Presidente dell’Associazione Internazionale di Diritto Pontificio Sanctus Benedictus Patronis Europae, Dott.ssa Caterina Comino, ha concorso i lavori con l’approfondimento della Regola di San Benedetto basata sui tre precetti fondamentali: il silenzio, l’umiltà, l’obbedienza. A seguire, l’artista Oana A. Costiuc Poleacec ha scelto di raffigurare il volto della donna come simbolo dell’espressione di colore, riflessione e vita. La storica dell’arte della Chiesa Prof.ssa Cristina Mandosi ha salutato l’iniziativa degli organizzatori di coinvolgere studiosi di varie nazionalità che vivono in Italia per parlare del futuro europeo nonostante esse siano nate fuori dei confini classici dell’Europa. L’umanista scrittrice Mandosi, è esperta di scienze della comunicazione e direttrice artistica dell’Anno Marguttiano, un’iniziativa del dialogo interculturale nel nome dell’arte. Come contributo ai lavori dalla Russia, è stata invitata a parlare la scrittrice Baronessa Elena Stepanoff-Scammacca del Murgo la quale ha presentato uno dei suoi libri sui Conti Ludolf e il potere della diplomazia nella costruzione dell’umanesimo. A suo turno, la musicista Michaela Schefer già responsabile per i progetti internazionali della RAI, Radio Televisione Italiana,ha menzionato l’importanza della musica come linguaggio universale e, soprattutto, come un’essenziale eredità per i giovani. La poetessa moldava Dott.ssa Tatiana Ciobanu, tra i tanti spunti interessanti, si è spesa per assicurare che la sua Patria torni ad essere terra romena attraverso una pacifica riunificazione.

Non si può progettare il futuro senza includere le risorse finanziarie e l’economista Chiara Subrizi ha portato la testimonianza del movimento Economy of Francesco, ispirato alla missione di San Francesco d’Assisi che riunisce giovani imprenditori, economisti e attivisti per costruire un’economia più inclusiva dei poveri nel mondo. Sempre di equilibri, stavolta energetici ha parlato la naturopata Magda Arama con il messaggio che “l’armonia interiore genera armonia esteriore”. I lavori si sono conclusi con la benedizione del S.E. il Vescovo anglicano Luis Miguel Perea Castrillón.

Durante il programma, l’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX rappresentato dal conte Crociani Baglioni, ha consegnato diplomi di accademico benemerito a Tetyana Tarasenko, Caterina Comino, Cristina Mandosi e Tatiana Ciobanu.

La conferenza è stata onorata dalla presenza del primo Segretario dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Dott.ssa Corina Lefter.

I lavori del convegno sono stati trasmessi in diretta streaming e sono visibili al link https://webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato Italiano https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano. In alternativa, gli archivi possono essere consultati al seguente link: https://www.radioradicale.it/scheda/692560/un-nuovo-umanesimo-in-europa

Ufficio Stampa

 Human4Human Association

Contatti: convegno10marzo2023@gmail.com

 Tel +39.3493452268

La Dott.ssa Corina Lefter dell’Ambasciata di Romania in Italia ha onorato la Giornata di studi e dialogo per “Un Nuovo Umanesimo in Europa” con la sua presenza, intrattenendosi con i relatori e i partecipanti.
Prof. Luigi Troiani, Docente di Relazioni Internazionali
La Dott.ssa Corina Lefter Primo Segretario dell’Ambasciata di Romania in Italia ha onorato la Giornata di studi e dialogo per “Un Nuovo Umanesimo in Europa” con la sua presenza, intrattenendosi con i relatori e i partecipanti.

Luigi Troiani: “le 80 più ricche famiglie al mondo detengono più ricchezza del 50% più povero dell’umanità”


Roma, Sala Capitolare -Senato Della Repubblica , Giornata di studio e riflessione su Un Nuovo Umanesimo in Europa , venerdì 10 marzo 2023. Pubblichiamo il testo della Conferenza di Luigi Troiani, docente di Relazioni Internazionali alla Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino in Urbe “Angelicum”.

“È tempo di ritornare umani”, abbiamo letto in un foglio sbattuto dal vento sulla spiaggia di Cutro. Di fronte a quella spiaggia sono stati recuperati sinora 72 corpi.

Quousque tandem abutere, si potrebbe dire con Cicerone che parla ai senatori contro il cospiratore Catilina: Fino a quando voi potenti e straricchi della Terra abuserete della nostra pazienza?

E ancora: Fino a quando noi, piccoli e poveri del mondo, lasceremo che i troppo potenti e i troppo ricchi abusino di noi?

Sta scorrendo da troppo tempo, il tempo di ritornare umani, questa è la verità. Ammesso che sia vero ciò che noi qui tutti crediamo, ovvero che nonostante il grande male e la violenza che ci circonda e invade, il genere umano ha l’opportunità, e può darsi la capacità, di smetterla con i comportamenti di inimicizia verso la sua stessa specie e verso la sola e comune casa che lo ospita, il pianeta Terra.

Proviamo a vederli questi comportamenti di inimicizia. Sono così numerosi che non possono essere tutti elencati, ma con alcuni occorre necessariamente confrontarsi.

1)Per i comportamenti contro la specie, basterebbe il lungo elenco delle guerre in corso. Dopo gli anni del blocco o quasi alla violenza degli stati, seguiti all’implosione dell’Unione Sovietica, il ferro e il fuoco della ferocia bellica – prerogativa degli stati ma non solo – hanno ripreso a martoriare i popoli e le nazioni, a distruggerne vita e beni, a generare invalidi e disperati a vita. Si calcolano in questo momento più di 60 guerre in corso nel mondo.

C’è guerra nell’Europa dell’Ucraina invasa dall’aggressore russo, nel Medio Oriente dei satrapi locali che tengono in ostaggio intere popolazioni e di uno stato democratico – Israele – che preferisce la forza al diritto, nell’Africa delle decine di guerre e guerricciole (jihadiste, etniche, economiche, razziali, territoriali), nell’Asia dei governi dispotici dove i nemici da eliminare sono le minoranze etniche, religiose, ideologiche e il riarmo generalizzato non annuncia nulla di buono.

Non risolvono più nulla o quasi le guerre. Sono strumenti obsoleti da mettere nella spazzatura della storia perché non solo hanno poche o nulle soluzioni da offrire, ma perché anzi aggravano e incancreniscono situazioni che la trattativa multilaterale potrebbe sempre risolvere, come mostra l’esempio dell’Unione Europea, le cui istituzioni sono state insignite del Premio Nobel per la Pace, per la semplice ragione che mai nei territori che via via sono venuti a farne parte è stato sparato un solo colpo di fucile attraverso le frontiere, anzi queste sono state abolite per consentire l’affratellamento tra i popoli, gli scambi commerciali equi, le collaborazioni economiche sociali e culturali tra i paesi membri. Per questo ieri a Maidan in Kyiv, oggi a Tblisi in Georgia si grida di voler entrare nell’Ue!

Eppure i territori oggi parte della Ue, erano stati per due millenni il regno di Marte, dio della guerra. Oggi da esponenti del suo grande alleato, gli Stati Uniti, l’Ue viene definita Venere, quasi fosse dedita al culto della dea greco-romana dell’amore.

Sotto questo profilo, l’Ue è una best practice da additare alle regioni del mondo martirizzate da guerre e dittature (spesso le due cose stanno insieme, condite dal mostruoso egoismo del nazionalismo sovranista che rovina i popoli e le patrie che, convinti dalla retorica dei governanti, gli corrono dietro).

I popoli dovrebbero posare le armi e gettarle nel fuoco per trasformarle in aratri che dissodino la terra; e attrezzi che ricostruiscano le case abbattute dalle bombe. E dovrebbero spingere i loro governanti a sedersi a un tavolo multilaterale dove concordare patti vantaggiosi per tutte le parti in causa.

Non vi è altra scelta: o il regionalismo cooperativo, o la guerra tra le nazioni! Basta con i nazionalismi, basta con le guerre di aggressione che costringono i popoli aggrediti a resistere, a difendere la loro casa e il diritto internazionale uccidendo e morendo anche nella giusta e doverosa guerra di resistenza. Ancora con Cicerone: CEDANT ARMA TOGAE, che le armi cedano il passo al diritto e alla giustizia.

E basta anche con lo sfruttamento del grande sul piccolo, dell’accumulazione ingiusta e dannosa di grandi fortune in poche mani, quando ancora miliardi di esseri umani non sanno come arrivare alla sera, come crescere i figli, come garantirsi una serena esistenza, e una decorosa vecchiaia semmai l’avranno. 

La polarizzazione della ricchezza in poche mani e il contestuale espandersi di diseguaglianza e povertà, hanno raggiunto livelli di preoccupante irrazionalità economica, sintetizzabile nel dato che attribuisce più della metà della ricchezza globale all’1% della popolazione mondiale. Gli effetti di un meccanismo apparentemente inarrestabile, porta ricchezze enormi in pochissime famiglie speculative, sottraendo consumi e investimenti alla stragrande maggioranza dell’umanità, con ciò rendendo il capitalismo attuale, improponibile come modello universale.

I danni si vedono anche in territori abbastanza omogenei come l’Europa dove si vanno creando distanze difficilmente sanabili: il lussemburghese medio gode oggi un reddito che è, secondo Banca Mondiale, trenta volte quello di un moldavo medio. E immaginiamo cosa sarà del livello di vita ucraino alla fine della guerra di aggressione russa!

La britannica Oxfam ci informa che le 80 più ricche famiglie al mondo detengono più ricchezza del 50% più povero dell’umanità: in 80 hanno tanta ricchezza quanto 4 miliardi. Direte: cosa risaputa da anni, i governi nel frattempo avranno messo mano a riforme di redistribuzione. No invece. Sempre Oxfam ci ha detto, a gennaio a Davos, che gli anni di pandemia (2020-2022) sono stati eccellenti occasioni per alimentare come non mai la bulimia dei troppo ricchi: l’1% più ricco della popolazione mondiale ha incamerato almeno due terzi di tutta la nuova ricchezza formatasi, equivalente a quasi il doppio del denaro andato al residuo 99% della popolazione mondiale.

Come visto con il caso moldavo, è problema anche europeo. Eurobarometro ha appena pubblicato un’inchiesta su ineguaglianze, equità, mobilità inter-generazionale: meno della metà dei cittadini della Ue ritiene che la nostra società sia equa ed eguale. La vasta maggioranza chiede politiche sociali più forti. Il “Gruppo di alto livello sul futuro della protezione sociale e del welfare state nell’Ue”, presieduto da Anna Diamantopoulou,  ha appena presentato il suo rapporto: ha ben 21 raccomandazioni per migliorare la protezione sociale e il welfare state in sei aree. Speriamo sia la volta buona per far riprendere all’Unione Europea la sua natura iniziale di “economia sociale di mercato”.

Guardando alla struttura degli affari internazionali nel terzo decennio del XXI secolo, si ha la sensazione che la maggior parte degli stati si ritrovi, per seri errori di prospettiva commessi nel periodo che ci separa dalla fine del regime sovietico, di fronte al bivio esistenziale. Da un lato il percorso che porterebbe a restituire razionalità al sistema internazionale. Dall’altro quello che potrebbe condurre gli stati a veder deperire il ruolo che la modernità, dalla fine dell’assolutismo europeo, ha loro assegnato.

Paradossalmente il secondo percorso potrebbe essere imboccato a causa della pretesa degli stati al protagonismo ipertrofico, attraverso il recupero di due fattori che nella storia hanno sempre giocato contro di loro causandone, nel lungo periodo, l’indebolimento se non l’irrilevanza. Questi fattori sono il nazionalismo proteso all’egemonia con il rifiuto alla collaborazione con altri stati in fori multilaterali istituzionalizzati, e la forma di governo autoritaria o peggio dispotica sostenuta da corruzione e interessi economici perversi. I due fattori, combinati o in solitario, generano le situazioni definibili come “diplomazia dell’arroganza”: gli stati abbandonano i percorsi del dialogo e della trattativa, in particolare nei fori multilaterali, e adottano quelli della minaccia sino all’aggressione armata. In alleanza con i gruppi di potere economico e finanziario che li sostengono e li foraggiano, promuovono l’arricchimento di chi ha già troppo contro gli interessi di chi ha troppo poco.

È anche questa perversione del ruolo degli stati che spiega i gravi rischi per la sopravvivenza stessa del pianeta così come lo abbiamo conosciuto, inclusa la partita sul contributo umano al riscaldamento globale, che gli stati annunciano di voler giocare, ma poi non giocano.

In un sistema internazionale teoricamente votato alla decarbonizzazione e più in generale alla pulizia dell’aria e delle acque non si fa una guerra sporca come quella in corso in Europa che è anche una catastrofe ambientale che sta cancellando anni e anni di impegno di tanti soggetti pubblici e privati. Proviamo solo a immaginare quale impatto avranno le continue esplosioni, l’uso gigantesco di munizioni e proiettili (i frammenti metallici delle granate contengono ghisa mista ad acciaio il che significa ferro e carbonio ma anche zolfo e rame), le polveri sottili e l’anidride carbonica che salgono verso l’atmosfera, l’avvelenamento dei fiumi e dei laghi ad opera di metalli e combustibili. Il tutto in un paese agricolo, che esporta grano in tutto il mondo. Proviamo a immaginare quale grano sarà quest’anno quel grano!

E chi può seriamente dire quali saranno gli effetti finali dell’occupazione da parte delle truppe russe delle centrali nucleari ucraine, e dei bombardamenti sui siti industriali (rilascio di ossidi di zolfo e di azoto ovvero piogge acide)? Circa un terzo delle foreste ucraine (3 milioni di ettari) è distrutto e danneggiato, il 20% delle aree protette risulta manomesso, più di 10 parchi naturali, 8 riserve naturali e 2 riserve di biosfera si sono ritrovate sotto occupazione, 450 mila ettari sono in zone occupate o interessate dai combattimenti.

Se davvero vogliamo militare per un nuovo umanesimo in Europa, che sia il primo tassello di un mondo tutto dalla parte dell’essere umano, dobbiamo capire che dobbiamo operare per trasformare la politica e l’economia, responsabili della condizione per certi versi tragica nella quale versa l’uomo. È tempo che la cultura, le religioni, le idee tornino a condizionare lo spadroneggiamento dei troppo potenti e dei troppo ricchi, per condurli verso quell’umanesimo integrale che Jacques Maritain indicò come obiettivo novant’anni fa agli studenti dell’università di Santander.

Se gli stati e le imprese, oggi per lo più inadempienti rispetto ai loro doveri verso l’uomo, saranno costretti a ripensare il loro ruolo dalla pressione delle persone e associazioni libere, con senso etico e religioso della vita, le grandi risorse del nostro tempo – pensiamo alla nuova energia, pensiamo al flusso continuo delle nuove tecnologie e della scienza – saranno messe non al servizio del potere politico ed economico, ma dell’essere umano, tornato finalmente fine, non più utilizzato come un mezzo.

Luigi Troiani

IRFI „Italia-România”, 15 ani împreună. „Raza de speranță de la Roma”


IRFI – Italia Romania Futuro Insieme (Italia România un Viitor Împreună) împlinește astăzi 15 ani de la înregistrarea „Actului de naștere” (3 Noiembrie 2006)!

Cu prilejul aniversării a 15 ani de existență, Asociația IRFI mulțumește tuturor membrilor fondatori, colaboratori, voluntari și simpatizanți, care s-au angajat împreună în a-i sprijini pe semenii noștri, lăsând un semn, cât de mic, în urma lor: de omenie, de solidaritate, un exemplu bun oferit aproapelui la nevoie, în ultimii 15 ani. Principiile noastre sunt: apărarea și restituirea demnității umane persoanelor în perspectiva binelui comun.

În continuare, publicăm una dintre scrisorile primite din partea persoanelor care ne-au cunoscut.

Beatrice Lupu a terminat Facultatea de Litere UBB Cluj-Napoca și este astăzi, la 20 de ani, Coordonator la departamentul de Relații Externe OSUBB Cluj-Napoca.

Beatrice Lupu

                                                                       Raza de speranță de la Roma

    Ce bucurie putea fi mai mare pentru copilul din mine decât aceea de a dansa? Mă numesc Beatrice Lupu și visul  copilăriei mele a fost să devin o mare dansatoare, dar, se pare că nu acesta mi-a fost destinul. Apariția unor hemoragii și a bolii numită trombocitopenie, m-au împiedicat să-mi urmez visul și m-au îndepărtat din lumea dansului și de orice sport.  

    Eram copil pe atunci, nu am înțeles în totalitate situația. Aveam nevoie de ajutor, și nu orice fel de ajutor, ci unul medical.  După multe încercări eșuate în spitalele din țară, unde doctorii nu reușeau să îmi stabilească o schemă de tratament aferentă care să îmi îmbunătățească condiția medicală, părinții mei s-au gândit să mergem în afara țării pentru a afla noi perspective asupra bolii. Astfel, am cerut ajutor unui preot român aflat în Italia, Pr. Isidor Iacovici. Acesta ne-a ajutat să luăm legătura cu fundația Italia Romania Futuro Insieme, prin intermediul domnișoarei Simona Farcaș  pe atunci, actualmente doamna Simona Crociani Baglioni, o tanără plină de carismă și bunăvoință care activa în cadrul acestei fundații. Copil fiind, aflată într-o țară străină, fiind confuză cu ceea ce va urma să mi se întâmple, am privit-o pe doamna Simona drept îngerul meu salvator, deocarece ne-a primit cu brațele deschise, cu un zâmbet cald, sincer și ne-a făcut legatură cu Spitalul de Pediatrie Bambino Gesù, unde fundația se ocupa cu donare de sânge. 

Părinții mei erau îngrijorați de aspectele financiare, gânduri care s-au dovedit nefondate, nefiind necesar să suportăm nicun cost. Am avut parte de un tratament deosebit din partea  domnului doctor Carlo Baronci, cu o atitudine profesională exemplară, și mai mult, dumnealui a ținut legătura cu noi telefonic și după ce ne-am întors în România, dându-ne sfaturi în legătură cu modul de administrare a medicamentelor. Într-un final, tratamentul prescris a dus la rezolvarea problemelor mele de sănătate.

       Pe această cale aducem mulțumiri din toată inima fundației, întregii echipe care a contribuit la beneficiile de care am avut parte, și nu în ultimul rând, îi mulțumesc doamnei Simona care ne-a determinat să credem cu adevărat că există oameni cu suflet, implicați și serioși, fără de care nu știu cum ne-am fi descurcat în această călătorie tumultoasă.

Din 2010 și până acum, datorită salvatorilor mei de la Roma am trăit o viață normală, energică, am călătorit, am invățat și am ajuns acum la sfârșitul anului 2020 o tânără de 19 ani cu viitorul înainte, cu multe vise și speranțe. Dansul nu a mai reprezentat ceva primordial în viața mea, însă în inimă va avea mereu un loc special. Mă gândesc chiar să încep să practic din nou, mai bine mai târziu decât niciodată, iar dacă nu aș fi primit îngrijirile medicale din Italia nu cred că mai puteam acum să iau acest lucru în calcul.

         Așadar, îmi voi aminti cu melancolie de această experiență dar și cu multă admirație , pentru că astfel de fundații ne fac să credem în minuni, să credem în caritate, să credem că nu suntem singuri în această lume și că cel mai mic gest de bunătate poate schimba vieți, așa cum și a mea s-a schimbat.

Voi reveni cu drag la Roma, a devenit locul meu de suflet. Primii mei pași în acest oraș i-am făcut cu sfială și deși eram bolnăvoiară, inocența copilăriei a transformat această experiență într-o aventură în care am explorat străzile aglomerate ale Romei și în care am vizitat o clinică unde am primit suc de pere după analize și am fost întâmpinată de multe zâmbete. Mulțumesc fundația Italia România Futuro Insieme!

Beatrice Lupu

Cluj-Napoca, 2020

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ANNIVERSARIO IRFI – ITALIA ROMANIA FUTURO INSIEME


15 anni insieme. Grazie a Dio e a tutti noi!

Nella ricorrenza del XV anniversario della sua fondazione, l’Associazione IRFI “Italia Romania Futuro Insieme”, ringrazia tutti i suoi membri, volontari e collaboratori, i quali, nell’arco di questi 15 anni si sono impegnati, hanno collaborato e contribuito, a vario titolo, a difendere la dignità della persona umana. E promuovere insieme iniziative ed attività con finalità educative, socio-culturali, di orientamento, di assistenza e supporto in favore delle persone bisognose, famiglie, ragazze madri, giovani e bambini, orientate verso il bene comune.

2006 – 2021: Associazione IRFI “Italia Romania Futuro Insieme”, quindicennale della fondazione 

Nata a Roma il 3 novembre 2006, quale risultato di un continuo e costante impegno umanitario, sociale, culturale, religioso nel segno dell’ecumenismo, dialogo e solidarietà, della formazione, educazione e ricreazione, nell’ambito della comunità romano-cattolica romena a Roma; l’Associazione IRFI onlus annovera tra i suoi membri giovani, donne e uomini romeni e italiani, ma anche di altre nazionalità.

Al fine di accantonare pregiudizi e stereotipi, l’impegno della IRFI è stato e continua ad essere quello di promuovere la dignità umana in ogni persona, un’immagine pro-positiva del fenomeno migratorio nel rispetto delle leggi; e dell’idea di una comune Patria Europea e rinforzare la comunicazione fra le comunità locali ed i cittadini comunitari e immigrati. Rivolgere quindi l’attenzione verso chi quotidianamente o saltuariamente si confronta con la realtà delle comunità romene, per favorire uno stile o atteggiamento interculturale come la disponibilità al dialogo, al rispetto reciproco, al bene comune e al cambiamento delle proprie mappe valoriali in una logica di solidarietà, di co-crescita.

La particolarità della nostra associazione, inoltre, è la scelta di rinunciare all’apertura di un conto corrente bancario o postale, o di altre forme di raccolta fondi. Ciò, al fine di incoraggiare l’impegno personale e lo spirito di alterità in iniziative di solidarietà e di aiuto reciproco.

Nel volontariato, come nel Terzo Settore, non è difficile scegliere di impegnarsi con e per il prossimo (in campo educativo, ambientale, culturale etc.). La difficoltà maggiore consiste nel comprendere e far comprendere la finalità delle iniziative: rispettare e restituire dignità alla persona umana in una prospettiva di bene comune.

Simona Cecilia Crociani Baglioni 

3 Novembre 2021 – https://futuroinsieme.wordpress.com/

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Beatrice Lupu: „Raza de speranță de la Roma”

Giubileo dell’Associazione IRFI onlus e chiusura della Porta Santa di San Pietro

Apel la contribuții: „Practici culturale asociate zilei de 1 Martie”


Mărțișorul e în UNESCO, dar pentru a-l valoriza, e nevoie de un efort extra care ține de pasiunea, angajamentul, creațiile și studiul permanent al fiecăruia dintre noi, tuturor celor care ne place frumosul. Asociația IRFI – Italia Romania Futuro Insieme se alătură Institutului de Cercetare al Universității din București, care a lansat apelul la contribuții privitoare la cercetarea și monitorizarea elementului de patrimoniu cultural imaterial intitulat: „Practici culturale asociate zilei de 1 Martie”.

„Gala Mărțișorului 2021”

În perioada 1 – 8 Martie 2021, va avea loc în fiecare zi, la ora 17.30 (ora Italiei), pe pagina facebook a Asociaței IRFI – Italia Romania Futuro Insieme un seminar cu și despre mărțișoarele realizate de mici și mari, copii, mămici, tătici și bunici, din toate colțurile lumii. „Gala Mărțișorului 2021”, este un eveniment realizat de voluntari și iubitori de tradiție, în cadrul proiectului Bibliotecă românească în Italia / Biblioteca romena in Italia.

Apel la contribuții pentru un nou proiect cultural demarat de ICUB, „Practici culturale asociate zilei de 1 Martie”

Universitatea din București, lansează prin ICUB, apelul la contribuții privitoare la cercetarea și monitorizarea elementului de patrimoniu cultural imaterial intitulat: „Practici culturale asociate zilei de 1 Martie”. Acest element a fost înscris în anul 2017, printr-o candidatură multinațională, pe Lista Reprezentativă UNESCO a elementelor de patrimoniu cultural imaterial

Statele deponente ale dosarului de candidatură sunt: Bulgaria, Macedonia de Nord, Republica Moldova și România (inițiatorul dosarului).

Dosarul de candidatură cuprinde: i) formularul standard în care sunt prezentate informații reprezentative referitoare la practicile culturale asociate zilei de 1 Martie (element cunoscut, în special, sub denumirea de Mărțișor sau „cap de primăvară”) și la comunitățile practicante reprezentative; ii) acordul / consimțământul comunităților cu privire la includerea elementului în Lista Reprezentativăiii) un set de fotografii relevante și care atestă vitalitatea elementului; iv) informaţii privind includerea elementului „Practici culturale asociate zilei de 1 Martie” în inventarele naţionale v) un material video care demonstrează faptul că practicile asociate zilei de 1 Martie sunt actuale, de interes pentru comunitățile de pe teritoriul României, continuând să se transmită din generație în generație, fiind recunoscute ca valori și elemente de identitate pentru un un număr semnificativ de persoane, grupuri și comunități umane din țara noastră.

Inițiativa actuală a Universității din București se înscrie în demersul de continuare a proiectului Please touch the intangible cultural heritage, realizat în anul 2020 de către Universitatea din București, prin ICUB, în parteneriat cu Asociația Șezătoarea Urbană și finanțat de Administrația Fondului Cultural Național.

Având în vedere că este necesar un efort colaborativ și constant, invităm toți partenerii potențiali să realizeze (și) în acest an, în funcție de specificul și interesele profesionale ori comunitare directe, demersuri privitoare la cercetarea și / sau monitorizarea stării actuale a elementului (vitalitate, practicare / activități de creație, cunoștințe referitoare la element, transmitere intra- şi intergeneraţională, difuzare, vizibilitate, impact în comunitate etc.). Aceste demersuri îi vor viza deopotrivă, dincolo de contextul de realizare a obiectelor cunoscute drept mărțișoare, atât pe creatorii acestora, cât și pe cei pentru care sunt create aceste obiecte.

Având în vedere elementele de constanță, dar și transformările notabile, de la un an la altul, cu privire la practicile culturale asociate zilei de 1 Martie, considerăm necesară urmărirea fenomenului în fiecare an.

Prin prezentul apel, ne adresăm în mod direct:

  • institutelor de cercetare, muzeelor cu specific etnografic și nu numai, universităților de profil, centrelor culturale, școlilor și liceelor, ca și altor instituții cu rol cultural și educațional de la nivel local, județean, național;
  • specialiștilor în domeniile etnologice și domeniile conexe;
  • studenților / masteranzilor / doctoranzilor;
  • creatorilor de mărțișoare;
  • colecționarilor de obiecte de artă populară și în special de mărțișoare;
  • primăriilor, altor instituții cu rol important în comunitățile locale.

Invităm, așadar, toate entitățile și persoanele menționate să realizeze acțiuni specifice de cercetare și /  sau monitorizare, realizând și actualizând, în măsura posibilului, baze de date care să completeze arhivele sau fondurile existente la nivel local, județean, național, ori fondurile personale ale specialiştilor experimentați sau ale celor în formare.

Universitatea din București, prin ICUB, va constitui, începând cu anul acesta, o bază de date denumită Fondul de Patrimoniu Cultural Imaterial, în care să fie stocate date şi materiale privitoare la cercetările / activitățile de monitorizare a elementelor aflate în Lista Reprezentativă (fișe de creator, fişe de interlocutor, înregistrări video / sonore, fotografii, texte rezultate din cercetări de teren etc.).

În acest sens, în perioada următoare, Universitatea din București își propune să stabilească acorduri de parteneriat cu toate entitățile interesate, în scopul continuării acțiunilor de cercetare și monitorizare a elementelor aflate în Lista Reprezentativă, a creșterii interesului pentru protejarea, conservarea și transmiterea acestor elemente, ca și pentru protejarea purtătorilor, creatorilor și transmițătorilor din comunitățile locale, din mediile rural și urban.

În funcție de opțiunea entităților transmițătoare și pe baza acordurilor persoanelor vizate (din comunitate sau implicate în salvgardarea elementului), aceste date vor fi făcute publice sau vor putea fi accesibile în mod limitat.

Pentru activitățile de cercetare și monitorizare a practicilor culturale asociate zilei de 1 Martie, ce urmează a fi realizate anul acesta, ne puteți transmite date / puncte de vedere / comentarii / întrebări pe adresa: proiectcultural.pci@icub.unibuc.ro, specificând dacă doriți sau nu ca datele transmise să fie vizibile, integral sau parțial, pe canalele de comunicare și vizibilizare ale universității.

Dosarul de candidatură poate fi consultat în limbile engleză și franceză pe site-ul UNESCO aici.

Mai multe informații despre această inițiativă pot fi accesate aici. Persoanele interesate se pot familiariza cu activitățile derulate de ICUB, inclusiv cu cele care vizează acest program pe site-ul Institutului și pe site-ul proiectului Please touch the intangible cultural heritage.

Documentele specifice candidaturii au fost realizate și depuse la UNESCO în anul 2016 de către specialiști în domeniile: etnologie, folcloristică, etnografie, cu toții membri ai Comisiei Naționale pentru Salvgardarea Patrimoniului Cultural Național din subordinea Ministerului Culturii (coordonator dosar: acad. Sabina Ispas, Institutul de Etnografie şi Folclor „Constantin Brăiloiu”, Academia Română; persoană de contact pentru dosar: conf. univ. dr. Ioana-Ruxandra Fruntelatăcadru didactic în cadrul Departamentului de Studii Culturale al Facultății de Litere a UB, cercetător la Institutul de Etnografie și Folclor „Constantin Brăiloiu”, Academia Română.

Sursa: UNIBUC.RO

Dalle Matronalia ai Mărțișor. Webinar sabato, 27 febbraio 2021, ore 15

IRFI – Italia Romania Futuro Insieme

Bibliotecă românească în Italia / Biblioteca romena in Italia

ANGELICUM, ROMA: Presentazione ricerca su imprenditori migranti. Convegno annuale del Programma STRONG


L’Associazione IRFI onlus “Italia Romania Futuro Insieme” promuove il Convegno annuale del Programma STRONG, che si svolgerà a Roma il prossimo sabato, 26 ottobre 2019, ore 9:30 – 17:30, nell’Aula XI dell’Angelicum Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino in Urbe, Largo Angelicum 1.

Convegno annuale del programma STRONG
Imprenditori migranti
ricchezza di un’economia meticcia
Sabato 26 Ottobre ore 9:30-17:30
Largo Angelicum, 1 – Aula XI
STRONG è un innovativo programma di borse di studio per studenti stranieri residenti in Italia(o italiani con background migratorio), avviato dall’Angelicum nel 2018, che oltre alla normale offerta didattica permette di accedere a servizi di supporto con l’obiettivo di formare leader in grado di incidere nel contesto sociale attuale e promuovere l’inclusione.
La mattina saranno presentati i risultati della ricerca “SECMER: contributi socio-economici delle imprese di migranti a Roma” condotta dalla cooperativa éCO con un gruppo di 20 studenti, che ha coinvolto circa 200 imprenditori romeni, moldavi, albanesi, ucraini, peruviani ed ecuadoriani.
Seguirà una Tavola Rotonda con rappresentanti di istituzioni e associazioni di categoria sul tema: “L’imprenditorialità immigrata può essere strumento di inclusione socio-economica? Come promuoverla?”.
Nel pomeriggio i partner del programma STRONG proporranno una serie di laboratori interattivi sui servizi offerti agli studenti, tra cui: attività formative, progetti di ricerca, esperienze di volontariato, tirocinio o Servizio Civile, collaborazioni con enti del territorio ed altro ancora.
I laboratori saranno uno spazio aperto rivolto a tutti gli interessati, in particolare stranieri residenti o italiani con background migratorio, di qualsiasi età, che vorrebbero iniziare (o completare) un percorso di studi universitario in Scienze Sociali o Management del Terzo Settore e delle imprese sociali.
Programma
9:30 – Accoglienza
10:00 – Saluti istituzionali, Sr. Helen Alford, Vice Rettore della Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino in Urbe
10:15 – Il contesto: l’imprenditoria immigrata in Italia, Maria Paola Nanni, IDOS
10:45 – I risultati della Ricerca “SECMER: contributi socio-economici degli imprenditori migranti a Roma”, éCO e gruppo di ricerca degli studenti della Facoltà di Scienze Sociali
11:45 – Coffee break
12:00 – Tavola rotonda: L’imprenditoria migrante può essere strumento di inclusione socio-economica? Come promuoverla?
Modera: Francesca Zagni, docente Management del Terzo Settore e delle imprese sociali
Intervengono:
  • Stefania Congia, Dirigente della divisione II – Politiche di integrazione sociale e lavorativa dei migranti e tutela dei minori stranieri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
  • Martina Liebsh, Policy Director, Caritas Internationalis
  • Stefano Menghinello, Direttore della Direzione Centrale per le Statistiche Economiche, ISTAT
  • Vincenzo Durante, responsabile area Occupazione, Invitalia
  • Marco Marcocci, Presidente di Confcooperative Roma
13:00 – Consegna diplomi del corso “Management delle organizzazioni del Terzo Settore e delle imprese sociali” 2018-19 e presentazione nuovi borsisti STRONG
13:30 – Pranzo
14:30 – Conoscere il programma STRONG, per studenti con background migratorio
15:00 – Laboratori interattivi a cura dei partner
17:00 – Discussione plenaria
Promuovono l’evento:
Assomoldave, CONNGI – Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, éCO – Economia è Comunità, Fe y Alegria Roma, IREF – Istituto di Ricerche Educative e Formative, IRFI – Italia Romania Futuro Insieme, Istituto Tevere, Movimento degli Africani, Questa è Roma, S.A.L. – Solidarietà con l’America Latina, Scuola ucraina “Prestigio” di Roma, SIMI – Scalabrini International Migration Institute, Solidarietà e Cooperazione CIPSI, Solidarius Italia.
 Link per aderire all’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/539770253422482/

Giubileo dell’Associazione IRFI onlus e chiusura della Porta Santa di San Pietro


Roma, Città del Vaticano – Il 20 novembre si chiude il Giubileo Straordinario della Misericordia: Papa Francesco chiuderà la Porta Santa nella Basilica di San Pietro. Decennale della fondazione di IRFI onlus.

porta-santa-chiusuraPer celebrare il X anniversario della sua fondazione, l’Associazione “Italia Romania Futuro Insieme”, invita: membri, benefattori,  assistiti e fruitori, amici e collaboratori della IRFI onlus, a prendere parte, con Sua Santità Papa Francesco, alla celebrazione di chiusura della Porta Santa a San Pietro e conclusione del Giubileo della Misericordia, che avrà luogo nella Basilica di San Pietro, domenica, 20 novembre 2016, alle ore 10:00, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo.

Il 20 novembre, il Giubileo Straordinario chiuderà solo relativamente all’evento storico dell’Anno Santo, perché la Misericordia va oltre ogni confine, come ci insegna Papa Francesco.

Per ritirare i pass di ingresso, si prega di contattare il cell. 3201161307.

L’appuntamento è fissato alle ore 8:30, ai limiti della piazza San Pietro. Il  nostro gruppo viene distinto da bandiere e bandierine di Romania e Italia. irfi4

2006 – 2016: Associazione “Italia Romania Futuro Insieme”, decennale della fondazione 

Nata a Roma il 3 novembre 2006, quale risultato di un continuo e costante impegno umanitario, sociale, culturale, religioso nel segno dell’ecumenismo, dialogo e solidarietà, della formazione, educazione e ricreazione, nell’ambito della comunità romano-cattolica romena a Roma; l’Associazione IRFI onlus annovera tra i suoi membri giovani, donne e uomini romeni e italiani, ma anche di altre nazionalità.

Numerose sono le attività di volontariato e le iniziative educative, socio-culturali, di orientamento, di assistenza e supporto in favore delle persone bisognose, famiglie, ragazze madri, giovani e bambini, realizzate dall’associazione, in collaborazione con enti, istituzioni, strutture pubbliche e private, associazioni italiane e romene.

Al fine di accantonare pregiudizi e stereotipi, l’impegno della IRFI è stato e continua ad essere quello di promuovere la dignità umana in ogni persona, un’immagine positiva del fenomeno migratorio, dell’idea di una comune Patria Europea e rinforzare la comunicazione fra le comunità locali ed i cittadini comunitari e immigrati. Rivolgere quindi l’attenzione verso chi quotidianamente o saltuariamente si confronta con la realtà delle comunità romene, per favorire uno stile o atteggiamento interculturale come la disponibilità al dialogo, al rispetto reciproco, al bene comune e al cambiamento delle proprie mappe valoriali in una logica di solidarietà, di co-crescita.

Simona Cecilia Crociani Baglioni 

https://futuroinsieme.wordpress.com/

Opere di misericordia corporali

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1) Dare da mangiare agli affamati e 2) dare da bere agli assetati

Queste due prime opere di misericordia corporale sono complementari e si riferiscono all’aiuto che dobbiamo dare in cibo e altri beni a chi più ne ha bisogno, a coloro che non hanno l’indispensabile per poter mangiare ogni giorno.

Gesù, come dice il vangelo di san Luca, raccomanda: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto» (Lc 3, 11).

3) Ospitare i pellegrini

Anticamente, dare ospitalità ai viaggiatori era una questione di vita o di morte, dati i disagi e i rischi dei viaggi. Oggi non è più così. Ma potrebbe comunque accaderci di ricevere qualcuno in casa nostra, non per semplice ospitalità verso un amico o un familiare, ma per un vero caso di necessità.

4) Vestire gli ignudi

Quest’opera di misericordia tende a venire incontro a una necessità fondamentale: il vestito. Spesso ci viene richiesta la raccolta di indumenti che si fa nelle parrocchie o in altri centri di assistenza. Nel momento di donare i nostri indumenti, è bene pensare che possiamo dare cose per noi superflue o che non ci servono più, ma anche qualcosa che ci è ancora utile.

Nella lettera di Giacomo veniamo incoraggiati a essere generosi: «Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova?» (Gc 2, 15-16).

5) Visitare gli infermi

Si tratta di una vera assistenza ai malati e agli anziani, sia in ciò che riguarda l’aspetto fisico, sia facendo loro compagnia per un po’ di tempo.

L’esempio migliore della Sacra Scrittura è quello della parabola del buon samaritano, che si prese cura del ferito e, non potendo continuare a occuparsene direttamente, lo affidò alle cure di un altro, pagando di tasca propria (cfr. Lc 10, 30-37).

6) Visitare i carcerati

Consiste nel far visita ai carcerati, dando loro non soltanto un aiuto materiale ma un’assistenza spirituale, perché possano migliorare come persone e correggersi, magari imparando a svolgere un lavoro che possa essere loro di aiuto quando sarà terminato il periodo di detenzione…

Invita anche ad adoperarsi per liberare gli innocenti e chi è stato sequestrato. Anticamente i cristiani pagavano per liberare gli schiavi o si offrivano in cambio di prigionieri innocenti.

7) Seppellire i morti

Cristo non aveva un luogo dove posare il capo. Un amico, Giuseppe d’Arimatea, gli cedette la propria tomba. Non soltanto, ma ebbe il coraggio di presentarsi a Pilato e di chiedergli il corpo di Gesù. Partecipò anche Nicodemo, che aiutò a seppellirlo (Gv 19, 38-42).

Seppellire i morti sembra un ordine superfluo, perché, di fatto, tutti vengono seppelliti. Però, per esempio, in tempo di guerra può essere una necessità pressante. Perché è importante dare una degna sepoltura al corpo umano? Perché il corpo umano è stato dimora dello Spirito Santo. Siamo “tempio dello Spirito Santo” (1 Cor 6, 19).

Fonte: Cosa sono le opere di misericordia?

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FESTIVAL INTERNAZIONALE PROPATRIA GIOVANI TALENTI RUMENI VI edizione 2016


“Le tracce della cinematografia romena in diaspora” – Rassegna cinematografica 24-25 settembre // Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroiani, 1 Roma.
PROGRAMMA festival-logo

“INCONTRO DI BELLEZZE” – concerto tenuto dagli studenti del Conservatorio di Musica Santa Cecilia. Musiche di : J.S.Bach, W.A. Mozart, L. van Beethoven, F. Schubert, F. Chopin, A. Scriabin, S. Rachmaninov, A. Khachaturian, B. Bartok, D. Shostakovich.

Location: Teatro di Villa Torlonia, Via Lazzaro Spallanzani, 1A, 00161 Roma
Data: 20/09/2016 // ore 20,00
 

“SOGNANDO A …DINU LIPATTI” – recital di pianoforte e sax tenuto dal “Duo Olimpo”, vincitore del Premio Speciale “Festival Internazionale Propatria di Giovani Talenti ” offerto a maggio presso l’Accademia di Romania in Italia nell’ambito del Concorso Internazionale di Musica per i giovani “Dinu Lipatti “, 2-a edizione, Roma 2016 . Musiche di: Ida Gotkovky, Robert Muczynski,Giuseppe De Rosa, Astor Piazzolla, Piet Swerts, François Borne, Pedro Iturralde .

Location: Teatro di Villa Torlonia, Via Lazzaro Spallanzani, 1A, 00161 Roma
Data: 23/09/2016 // ore 20,00
l’INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti.cinematrografia-romena
Location: Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni, 1 Roma
Data: 24 si 25 / 09/2016
In programma: The Edge – regia Bogdan Alexe e Tiberiu Rotarescu (2014-90’); Terapie pentru crima – regia Kiki Vasilescu (2014- 80’), Chiese di legno della Romania – documentario a regia Kiki Vasilescu (2015-60’), La Fanciulla dagli occhi verdi regia Mihai Mihăescu (2015-90’); Io, Loro e Lara – regia Carlo Verdone (2010 -112’), Le statue daciche a Roma – documentario (2015-60’), La perla (2015-20’), Doina ( 2011- 17’) – regia Nikolas Grasso.cinematrografia-romena-1
Il 24 Settembre, avrà luogo l’anteprima in Italia del film “The Edge“, girato nel 2014 con protagonisti i ragazzi della diaspora romena http://www.tabaradefilm.ro/ e del fim “La Fanciulla dagli occhi verdi” regia Mihai Mihăescu (2015-90’), una produzione Alternative Film Studio Romania http://alternativefilmstudio.ro/.
E, in Prima Assoluta il film “Not Guilty” con la regia di Irina Andronic, giovanissima studentessa al London Academy of Film.
La rassegna cinematrografica sarà inaugurata con il recital di Mariana PREDA (Olanda) al flauto di pan.
Presentatrice Olga Balan, attrice.
INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti.locandina_film_la-fanciulla-dagli-occhi-verdi_24_25_settembre_2016

SETTEMBRE MAGICO ” – Concerto di pianoforte e violino tenuto da Alexander Leon Cerisha e Herman Med Cerisha, vincitori di multipli premi internazionali. Musiche di: J.S. Bach, W. A. Mozart, F. Schubert, M. Moskovsky, M. Glinka, N. Paganini, H. Eccles, G. Verdi, C. Porumbescu.

Location: Teatro di Villa Torlonia, Via Lazzaro Spallanzani, 1A, 00161 Roma
Data: 28/09/2016 // ore 20
INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti disponibili.

GALA DEI GIOVANI TALENTI – I PREMI D’ECCELLENZA PROPATRIA

Location: Teatro Golden, via Taranto 36, 00182 Roma
Data: 1/10/2016 // ore 15,00
Con la partecipazione straordinaria di Laura Bretan, la ragazza dalla voce d’oro, vincitrice del primo premio al concorso “Romanii au talent” 2016, scelta tra le prime 10 eccellenze al “America’s Got Talent” 2016.
Il Festival Propatria premierà il talento di una giovane 14enne romena, nata in America, a Chicago, che con “la sua voce di angelo” ha cantato la famosa canzone “The Prayer”, lanciata nel 1999 da Celine Dion e Andrea Bocelli o l’area “Vissi d’arte” (Tosca, Puccini) conquistando il cuore del mondo intero.
INGRESSO LIBERO
IN ANTEPRIMA dal 3 al 9 /09/2016 I GIORNI DEL PIANOFORTE – Masterclass tenuto dal M° Catalina Diaconu, Direttore artistico del Festival Propatria.
Concerto finale: 9/09/2016 Location: Sala SS Annunziata, Piazza Garibaldi, Cetona (SI).
Il festival avrà anche una forte componente sociale attraverso l’interazione che avrà con il progetto “Ragazzi in gamba”, coordinato dal Dr. Massimo Liberatori, medico presso l’Ospedale Gemelli di Roma, insignito dal Presidente della Romania, Klaus Johannis dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine della Stella di Romania per alti meriti umanitari, in particolare per la dedizione alle persone disabili e i bambini affetti da gravi patologie. Attraverso questo progetto è stata possibile la donazione di 120 protesi ai giovani romeni che hanno perso gli arti inferiori.
Dal 2015, l’Associazione Propatria è partner di questo progetto, condotto in collaborazione con AUCI ong (Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale / Università Associazione per la cooperazione internazionale), Università Cattolica “Sacro Cuore” di Roma e l’Episcopato ortodosso rumeno d’Italia.
Il Festival dei Giovani Talenti sosterrà in questa VI edizione il progetto “Ragazzi in gamba”, attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione in Italia e in Romania, che si svolgerà su l’intera manifestazione, in collaborazione con il gruppo di volontari del progetto.
Questo progetto è sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri – Dipartimento Politiche per i Rapporti con i Romeni all’Estero.
PATROCINI: Ambasciata di Romania, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale- Assessorato alla Crescita Culturale, Comune di Cetona
PROJECT PARTNER: Tabara de Film (Ro), East Movies Productions (SUA), Zetema-Progetto Cultura, Teatro di Villa Torlonia (Roma), Casa del Cinema (Roma), l’Ente Nazionale per il Turismo della Romania, ProEvent.
COLLABORATORI: Ass. La Voce dei Romeni (It), Ass. Officina delle culture (It), Lega degli Studenti Romeni all’Estero-LSRS, Accademia Musicale Mediterranea (Taranto), Ass. ARTHIS (Belgio), Comitato per un Centro Interculturale a Roma, Centro Culturale Romeno in Catalunia (Sp), IRFI Onlus Ass. Italia Romania Futuro Insieme (It), Ass. dei Genitori Romeni in Italia, Ass. Spirito Romeno Onlus (It), Ass. Noi Siamo Romeni (It), Istituto di Musica H.W. Henze di Montepulciano, Fondazione Cantiere d’Arte di Montepulciano, ProLoco Cetona, Ass. Dacia (Rep. Md), Teatro Studio Jankovski (It).
MEDIA PARTNER: AskaNews, TVR (Televisione Nazionale Rumena), Radio Romania, Agenzia Nazionale Stampa AGERPRES Romania, Romanian Global News.
Ufficio Stampa: OFFICINA DELLE CULTURE Carla Romana Antolini 393 9929813 crantolini@gmail.com

ROMÂNII DIN ROMA INVITAŢI LA GALA PROPATRIA. TEATRO CASSIA, 17 OCTOMBRIE, ORA 17


A cincea ediţie a Festivalului Propatria, programată între 26 septembrie și 17 octombrie a cuprins un program bogat de evenimente, cu intrare gratuită, organizate la Roma în locații de prestigiu. Festivalul este organizat şi promovat de către Asociaţia culturală româno-italiană Propatria în colaborare cu Ambasada României în Italia, este susţinut de Ministerului de Externe al României, prin Departamentul Românilor de Pretutindeni si se bucură de numeroase patronaje acordate de către importante instituţii din Italia: Senatul Republicii, Camera Deputaților, Regiunea Lazio, Primăria Romei – Sectorul I, Federația italiană de Sah.

ppFestivalul, născut cu scopul de a încuraja și promova tinerii români talentați din diaspora, anul acesta, pentru prima oară deschide ușile și celorlalte comunități de pe teritoriul capitalei Italiei, dând viață unui spectacol intercultural, inaugurând în acest mod o nouă abordare a integrării și a enormelor energii legate de dialog și de o nouă concepție de cetățenie.

Gala PROPATRIA va fi, ca în fiecare an, punctul culminant al Festivalului și va avea loc sâmbătă 17 octombrie la Teatrul Cassia, via Santa Giovanna Elisabetta, 69 începând cu ora 17,00.

Protagonişti vor fi tinerii şi adolescenții români talentați, cu reședinţa în diaspora, care s-au afirmat obținând rezultate remarcabile la nivel local, regional sau național în muzică, arte vizuale, sport sau alte domenii.

Se anticipă aici doar cateva momente din după amiaza intensă care va preceda evenimentul.Igor-Sava

Incepând cu ora 17,00 partida de șah simultan cu Campioana Naţională a Italiei în anul 2015, Daniela Movileanu și proiecţia filmului „Revederea” realizat în cadrul proiectului „Tabăra de Film” (România) ajuns anul acesta la cea de a 5-a ediţie, realizat de Bogdan Alexe și Tiberiu Rotărescu.

Va urma un spectacol, ce va cuprinde momente muzicale și artistice susţinute de către tinerii participanţi; vor fi proiectate scurte înregistrari video și montaje fotografice cu momentele reprezentative din pregătirea lor alături de succesele obţinute.

De asemenea, în incinta teatrului, publicul va avea plăcerea să admire operele pictorului de succes de origine din Republica Moldova, Igor Sava.

Gala va fi prezentată de către Emanuela Ionică, actor dublator, câstigătoarea premiului „Cea mai bună voce feminină a anului 2014” pentru dublarea personajului principal în „Hoaţa de cărţi”, și de asemeni vocea oficială în Italia a „Violetei”, fenomenul cult Disney atât de îndrăgit de către adolescenţi.

Mioara Moraru Cristea, organizatoarea Festivalului.

Juriul va fi alcătuit din 9 membri, specialişti în diverse domenii ale artei precum şi reprezentanţi instituţionali.

Președinta juriului va fi E.S. Doamna Dana Manuela Constantinescu, Ambasadorul României în Italia, juriul fiind alcătuit de către: Şoimiţa Lupu (balerină), Tatiana Covor ( scriitor), Elena Postelnicu (Radio România), Bogdan Alexe ( producător Tabăra de Film), Catalina Diaconu (pianist, profesor la cursurile preuniversitare ale Conservatorului Santa Cecilia Roma), Conte Fernando Crociani Baglioni (jurnalist), Giovanni Iorio Giannoli (profesor la Universitatea Tor Vergata, Roma), Michela Becchis (critic de artă).

Premiile Festivalului Propatria

3 trofee Propatria pentru excelenţă:

(Câstigătorii trofeelor vor fi invitati speciali ai ediţiei a VI-a 2016.)

1 premiu special oferit de catre sponsorul oficial al evenimentului;

1 premiu special de specializare pianistică „Cu România în suflet” acordat de către Directorul Artistic al Festivalului, M° Catalina Diaconu.

Se vor acorda plachete onorifice și diplome tuturor participanților; totodată vor fi premiate societățile, școlile și cluburile de apartenență.

Emanuela Ionica

Emanuela Ionica

După o avanpremieră în Toscana, la Cetona, cu un Master class și un concert final desfășurat în perioada 7-13 septembrie, M° Cătălina Diaconu, profesor de pian la Conservatorul Santa Cecilia și Director Artistic al Festivalului, a deschis manifestația cu un concert de muzică clasică ținut de cei mai buni elevi ai săi pe data de 26 septembrie în superba curte a Palatului Chigi din Formello (Roma).

Programul Festivalului a continuat la Roma, pe 7 octombrie, cu concertul “Armonii românești” susținut de către Lavinia Bocu (mezzosoprano – România), Pietro Roffi (acordeon Bayan – Italia) și Gaetano Falzarano (clarinet – Italia), în superba atmosferă oferită de Sala Baldini, în piazza Campitelli.

Un proiect de recital vocal-instrumental, voce-clarinet-acordeon, unic prin specificul melodiilor incluse în repetoriu. Aranjamente şi prelucrari folclorice ale compozitorului român Tiberiu Brediceanu, care au fost transcrise special pentru vocea mezzosopranei şi cele două instrumente de către Mugurel Scutăreanu, violonist, dirijor şi compozitor român.

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M° Cătălina Diaconu a Cetona

Tiberiu Brediceanu (1877-1968) – autor al unor cântece intense, pasionale, ale căror versuri vorbesc despre iubiri bântuite, despre trădare şi reconciliere, despre relaţii dintre mame şi fii, despre armonia omului cu natura. Sunt prelucrări folclorice, cântece vesele, în cea mai pură tradiţie de petrecere ţărănească, inclusiv “doina”- forma cea mai autentică şi caracteristică a muzicii populare româneşti

Pe 8 octombrie, un alt concert, de data aceasta de pian, intitulat o „Călătorie muzicală prin secole” şi susținut de către artista sudcoreană Jieun LEE, câștigătoarea Primului Premiu Internațional Music Competition “Dinu Lipatti” 2015 (Roma) și a Premiului Special “Festival Internațional Propatria – Tinere Talente Românești”. Concertul s-a desfăşurat, de asemenea, la Sala Baldini, în piazza Campitelli, Roma.

Partenerii media ai proiectului: Agenţia Naţională de Presă AGERPRES, TVR- Internaţional, Radio România, Più Culture, Cealaltă Românie.

La realizarea Festivalului au colaborat asociaţii şi organizaţii di România, Italia, Spania, Republica Moldova: Biroul reprezentativ al Autorității Naționale de Turism România, “Tăbăra de Film”, “Piccole Stele Cantano”, Fundația “Cantiere d’Arte Montepulciano”, Institutul de muzică din Montepulciano, IRFI Onlus, ADGRI, Proloco Cetona, As. Dacia, As. Spirit Românesc, FARI, Comitato per un centro interculturale a Roma, Conservatorio di Santa Cecilia, Liga Studenților Români din Străinătate.

INFO

http://www.propatriavox.it

tel. 0039-3289599204 – info@propatrivox.it

Ufficio Stampa:

ufficiostampa@propatriavox.it

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Roma, Teatro Cassia: Gran Gala chiude il Festival internazionale dei giovani talenti rumeni

Români în Italia: Festivalul Propatria Tinere Talente Românești la a 5-a ediţie

ROMENI IN ITALIA. Concerto finale del Master class Internazionale di pianoforte a Cetona

APPELLO ITALIA-ROMANIA: AIUTACI A PORTARE IN SCENA I GIOVANI TALENTI

“REGALA UN SORRISO”: DONA UNA CALZA E/O UN PANETTONE A CHI E’ IN DIFFICOLTA’


L’Associazione Italia-Romania: Futuro Insieme (Viitorul Împreună) ha aderito all’iniziativa di beneficenza del Centro Assistenza “Barone Gabriele Ussani d’Escobar”- Via degli Orti della Farnesina, 2, impegnandosi a raccogliere panettoni, torroni, dolciumi e calze regalo… Tutti i prodotti saranno donati ai bambini, molti dei quali sono romeni, e alle famiglie assistite dal Consultorio e Centro di Assistenza “Barone Gabriele Ussani d’Escobar” del Sovrano Militare Ordine di Malta – Gran Priorato di Roma.
Partecipa anche tu ! Scarica la locandina e distribuiscila presso i tuoi amici: regala un sorriso locandina.
Se hai bisogno di chiarimenti, chiama il numero: 06.36382036 oppure 335.8098912.

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