La tradizione è come un torrente d’acqua sotterraneo, che di tanto in tanto, nel fenomeno carsico riaffiora in superficie, e come un fiume in piena, che impetuosamente scende dai monti, riprende la forza e la spinta ineluttabile, e proseguendo il suo corso tutto irresistibilmente travolge.
Alla tradizione religiosa, civile e nel segno della solidarietà è connessa la ripresa dell’antica “Alleanza e Confederazione”, o come oggi si dice “Amicizia e Fratellanza”, tra Alfedena e Veroli, come fu a partire dal Giubileo del 1350. E come fu nei secoli successivi, in occasione di terremoti, calamità naturali ed invasioni. La solidarietà, l’amicizia e fratellanza che sorse e si alimentò tra le due cittadine dei versanti abruzzese e ciociaro dell’Appenino, si affermò e consolidò come la forza della tradizione imperitura, come il fiume sotterraneo che la rappresenta. Tant’è che, riportati alla luce dalla Biblioteca Giovardiana di Veroli, i documenti di metà XIX secolo, attestanti il rinnovarsi dell’amicizia tra le due città nei secoli precedenti, nel 1989 e puntualmente, rispettando la cadenza venticinquennale, solennemente il 13 luglio 2014 scorso in Alfedena, per la festa della comune patrona Santa Maria Sàlome, il rinnovo venticinquennale dei Patti di “Alleanza e Confederazione” fu celebrato, sottoscritto in una pergamena, così come oggi ratificato nello storico palazzo municipale di Veroli, nella sontuosa sala consiliare, ma soprattutto riaffermato nei cuori commossi degli alfedenesi e dei verolani.
Con il Rev.mo Mons. Giovanni Di Stefano Vicario Generale della Diocesi, in rappresentanza di S.E. Rev.ma Mons. Ambrogio Spreafico Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, S.E. Rev.ma l’Abate Ordinario di Casamari Dom Silvestro Buttarazzi, il Presidente della Provincia di Frosinone avv. Antonio Pompeo, la rappresentanza di Alfedena con il Sindaco ing. Massimo Scura, concludeva, con il Sindaco di Veroli avv. Simone Cretaro , e gli antichi Sindaci marchese comm. Danilo Campanari e comm. prof. Mario Tarquini, il quale teneva un’ampia, dotta relazione storica, il rinnovo ed impegno pel futuro di quegli antichi Patti di solidarietà fraterna tra le due popolazioni.
La data tradizionale di festa della comune patrona a Veroli è il 24 maggio. Quest’anno, la ricorrenza è caduta di domenica, segnando il centenario d’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra e commemorando i suoi Caduti. L’omaggio religioso e civile degli alfedenesi alla città consorella ed alleata è cominciato dunque dal Monumento ai Caduti, deponendo una corona d’alloro. Per continuare nella Sala Consiliare del Municipio. Dove le duplici pergamene di rinnovo dei patti sono state ratificate e sottoscritte e dai pubblici amministratori e dai rappresentanti della società civile di entrambe le città. Seguiva uno scambio di doni.
A seguire la Celebrazione nella Basilica concattedrale di S. Maria Sàlome, che custodisce le spoglie della Santa del Calvario e le sue vestigia, così come è proprio del culto che il Basso Lazio e la Diocesi di Frosinone oltre alla città di Veroli, attribuiscono alla santa stessa, madre di San Giovanni e San Giacomo Apostoli, dal Medioevo, e specificatamente dal ritrovamento dell’urna nel 1209. Si esibivano i cori di musica sacra di Veroli ed Alfedena. Seguiva la processione tradizionale con la statua e le reliquie. In processione i sindaci in fascia tricolore di Alfedena Ing. Massimo Scura e di Veroli Avv. Simone Cretaro, con il Presidente della Provincia di Frosinone avv. Antonio Pompeo, con i Sindaci e gonfaloni scortati di una ventina di Comuni del Frusinate, di Atina e della stessa Alfedena; gli Abati dei monasteri del territorio, i parroci Rev. Canonico e Rettore della Basilica concattedrale Don Angelo Maria Oddi, e Rev. Don Marco Wielgosz di Alfedena, il clero diocesano e regolare, le associazioni del laicato cattolico e giovanili. In corteo, la rappresentanza con vessillo scortato del Sovrano Militare Ordine di Malta, guidata dal conte cav.gr.cr. prof. Fernando Crociani Baglioni cav. di grazia e devozione, con il comm. prof. Mario Tarquini, in rappresentanza del Delegato granpriorale marchese cav.gr.cr. Alessandro Bisleti, con cavalieri, dame e volontari del Basso Lazio. Così la Nobile Confraternita di Santa Maria Sàlome, con la sua sezione spagnola di Bonares in terra di Andalusia, nei costumi tradizionali, con i vessilli, manti e le insegne confraternali. Le rappresentanze della società civile ciociara e alfedenese al completo, nei rispettivi costumi tradizionali e con la rappresentanza degli Alpini di Alfedena con le penne nere. La banda allietava con il suo repertorio lirico e di musica sacra la solenne processione che percorreva le strade e piazze della città di Veroli, addobbata ogni finestra, destando il plauso dell’intera popolazione.
La giornata di festa religiosa e civile si concludeva con un’ agape fraterna alla galleria La Catena.
Dott.ssa Simona Cecilia Crociani Baglioni Farcas
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