L’Anno internazionale della chimica e l’Unesco: un’occasione per riflettere sul rapporto tra scienza, industria e ambiente
a cura di Guido Ravasi. Centro Unesco Milano
(EUROITALIA – Milano, 4 luglio 2011)
2011: Anno internazionale della chimica
Il 2011 è l’Anno internazionale della chimica: lo ha proclamato l’Organizzazione della Nazioni Unite che ha affidato la responsabilità dell’evento all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) e all’Unione internazionale della chimica pura ed applicata (Iupac).
L’Anno 2011, celebrativo delle conquiste della chimica e del suo contributo allo sviluppo del benessere dell’umanità, rappresenta uno degli appuntamenti che le Nazioni Unite hanno creato nell’ambito del decennio dedicato all’educazione allo sviluppo sostenibile (2005-2014).
Di particolare rilievo sono le attività nazionali e internazionali che, sotto l’egida dell’Unesco, si svolgono nel corso di quest’anno e sono incentrate sull’importanza della chimica nella preservazione delle risorse naturali.
Senza dubbio la chimica è fondamentale per la nostra comprensione del mondo e dell’universo.
Le trasformazioni molecolari sono essenziali alla produzione di cibo, medicine, carburante, e innumerevoli manufatti e prodotti. Il 2011 è un’occasione per il mondo per celebrare la chimica e il suo contributo fondamentale alla conoscenza, alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo economico.
La Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha in corso un progetto esecutivo per la promozione della conoscenza delle scienze chimiche e dei suoi contributi ai settori dell’economia, della società e all’ambiente.
Le manifestazioni relative all’Anno internazionale della chimica si inseriscono, del resto, nel più ampio programma Uomo e Ambiente dell’Unesco (Mab) che promuove la studio, la ricerca e la collaborazione scientifica e il confronto tra studiosi di tutto il mondo in materia di tutela e gestione degli ecosistemi.
Per una chimica al servizio dell’uomo e rispettosa dell’ambiente
Per evitare manifestazioni retoriche va premesso che, come del resto è facilmente constatabile, non sempre l’uso e le applicazioni della chimica sono andate nella direzione di uno sviluppo sostenibile e della difesa dell’ambiente. Usi impropri e irresponsabili della chimica hanno spesso gravemente rovinato l’ambiente e danneggiato l’uomo stesso.
Per questo l’Anno internazionale della chimica deve costituire l’occasione per una seria riflessione sulla chimica e sui suoi usi, non certo il momento per una esaltazione acritica della chimica stessa. In particolare deve costituire l’occasione per la sensibilizzazione, verso l’opinione pubblica oltre che il mondo produttivo, ad un uso della chimica sempre più responsabile e rispettoso dell’ambiente.
Solo in questo contesto la chimica può davvero risultare una risorsa preziosa per uno sviluppo sostenibile, per una crescita della civiltà nella salvaguardia della natura.
A 100 anni dal Nobel a Marie Curie: l’occasione per riflettere sul contributo scientifico delle donne
Nel 2011 si celebra anche il centesimo anniversario dell’assegnazione del Nobel per la chimica a Maria Curie: un’opportunità per celebrare il contributo delle donne alla scienza. In precedenza, precisamente nel 1902 la scienziata fu insignita del premio Nobel per la fisica (assieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel). Marie Curie è stata sinora l’unica donna tra i quattro vincitori di più di un Nobel e, insieme a Linus Pauling, l’unica ad averlo vinto in due aeree distinte.
Per questa ragione Marie Curie è senz’altro un caso eccezionale. In realtà, il contributo delle donne in generale all’innovazione scientifca è molto più importante di quello che si riconosca. Si tratta di un contributo essenziale, anche se il più delle volte sottaciuto e non adeguatamente evidenziato. L’Anno internazionale della Chimica è quindi anche l’occasione per riflettere sulla questione del rapporto uomo-donna nel contesto accademico-scientifico. Del resto non va dimenticato che l’Unesco ha anche tra i suoi obiettivi principali proprio quello di promuovere l’uguaglianza tra donne e uomini, in particolare per quel che concerne le carriere accademiche e i meriti scientifici.
Associazione internazionale delle Società chimiche, Federchimica e Società Chimica Italiana
L’anno 2011 segna anche il centesimo anniversario della fondazione dell’Associazione internazionale delle Società chimiche (Iacs), cui è succeduta la Iupac (International Union of Pure and Applied Chemistry) alcuni anni dopo. Tutte le iniziative in programma sono disponibili sul sito http://www.chimica2011.it.
Anche Federchimica – la Federazione nazionale dell’industria chimica – è coinvolta nel programma. Federchimica, del resto, ha tra i suoi obiettivi principali l’elaborazione di linee di politica economica industriale, in materia di ecologia e ambiente, di sviluppo e innovazione e di politica energetica. Federchimica svolge costantemente attività di sensibilizzazione e informazione per incrementare la conoscenza della chimica e della sua industria nei confronti della scuola e dell’università, delle istituzioni e dell’opinione pubblica.
Non va dimenticata anche la Società Chimica Italiana (Sci) che ha tra i suoi scopi la promozione dello studio e del progresso della chimica e delle sue applicazioni nel quadro del progresso e del benessere sociale.
Questi obiettivi comportano anche la promozione della cultura della sicurezza a tutti i livelli e la protezione dell’ecosistema e della salute dei cittadini. Obiettivi che si coniugano con le alte finalità perseguite dall’Unesco.
Centro UNESCO Milano
In conformità agli ideali dell’UNESCO, l’attività svolta dal Centro UNESCO Milano, presieduto dal 1986 dal prof. Giuseppe Costantino Dragan, è mirata a diffondere i princìpi della comprensione internazionale, a promuovere la conoscenza e la diffusione dei valori affermati dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, a sviluppare iniziative atte a facilitare una migliore conoscenza delle diverse culture.
In particolare, il Centro di Milano realizza cicli di conferenze su tematiche proprie dell’UNESCO, impegnandosi a pubblicare testi e documenti allo scopo di diffondere la cultura come libero movimento di idee, esperienze e comunicazioni tra gli uomini.Il Centro UNESCO Milano si attiva per la salvaguardia del patrimonio culturale, la conoscenza del Diritto umanitario, la diffusione di uno spirito di pace e tolleranza, lo sviluppo pacifico delle relazioni internazionali e per la divulgazione dei valori fondamentali che stanno alla base dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.
Negli ultimi programmi, in particolare, il Centro ha mostrato particolare impegno nel promuovere il dialogo tra le religioni e la conoscenza del patrimonio culturale mondiale dell’umanità.