“Viaggiatori nel mondo della montagna”. Mostra d’arte all’Accademia di Romania in Roma


Viaggiatori nel mondo della montagna – introduzione nell’universo pastorizio. Mostra di arte tradizionale del Museo ASTRA di Sibiu.

L’Accademia di Romania in Roma, in collaborazione con il Complesso Nazionale Museale ASTRA di Sibiu (in seguito Museo ASTRA) organizza la mostra di vita e arti tradizionali „Viaggiatori nel mondo della montagna – introduzione nell’universo pastorizio”. L’apertura della mostra avrà luogo presso la sede dell’Accademia di Romania in Roma (Viale Belle Arti, 110) il 30 aprile 2024, a cominciare dalle ore 18,00, alla presenza di Ciprian Ștefan – direttore generale del Complesso Museale ASTRA Sibiu, dell’architetto Agostino Bossi e dei curatori della mostra: Ovidiu Baron e Ancuța Ilie.

Gli spettatori sono calorosamente invitati a varcare la soglia della mostra un’ora prima, dalle 17,00, per cogliere l’opportunità di partecipare agli atelier pratici e creativi di arti e mestieri (intagliare bastoni da pastore della montagna, filare a mano usando il fuso, preparare il materiale alla maniera dei carpentieri, ecc.). Durante tutto il periodo di apertura della mostra, il pubblico avrà comunque un approccio interattivo a una buona parte degli artefatti esposti. L’Accademia di Romania in Roma terrà i battenti aperti per la mostra anche durante la Notte dei Musei, sabato, 18 maggio prossimo.

Curata da Ovidiu Baron e Ancuța Ilie, la mostra presenta una serie di rappresentazioni delle abitazioni stagionali e riferimenti ai cicli pastorizi che si svolgevano in montagna, prendendo come modello costruzioni esposte nel Museo ASTRA e riportate qui in modo frammentario e suggestivo: la Baita dei pastori di Sătic, rione Argeș (parete con la finestra, panchina e lucernario con tetto); la Capanna di Sătic, rione Argeș (come forma arcaica di rifugio dei pastori, con corrispondenze nel mondo delle greggi dei Balcani) e frammenti dell’ovile delle pastorelle di Puru, rione di Alba (il recintato per le pecore e la zona di lavorazione del latte). Viene proposto un approccio degli elementi identitari dell’arte dei pastori, attività rappresentativa tanto per lo spazio romeno, quanto per l’Europa nel suo insieme. Infatti, la transumanza è presente nella lista del patrimonio UNESCO.

I pastori e le loro famiglie verranno così presentati nel rapporto dinamico tra il villaggio come dimora permanente e la montagna come dimora temporanea, con accento sull’ utilizzo delle risorse naturali a disposizione, sull’adattamento dei pastori alle condizioni naturali, sulla loro percezione e ristrutturazione del paesaggio. Tradizionalmente, la vita pastorizia imponeva un continuo pendolare tra il villaggio e i pascoli, e per certe comunità si trattava di distanze di centinaia di chilometri, che li portavano ben lontano dal loro ambiente solito e addirittura al di là delle frontiere del proprio paese. In questo modo, la plurimillenaria esperienza della transumanza offriva da un lato la possibilità di sostenere e sviluppare economicamente la comunità, di scoprire il mondo tramite un’esperienza immediata e, d’altra parte, presentava dei notevoli rischi e pericoli, conservati nella memoria collettiva e spesse volte riportati ed evocati nei testi folkloristici regionali.

La mostra verrà integrata con materiali stampati che riportano il risultato degli approcci scientifici e del workshop internazionale di architettura organizzato a Sibiu nel settembre del 2023, insieme ad altre testimonianze: un calendario pastorizio con illustrazioni che riprendono le tappe di percorso e di lavoro dei pastori e delle greggi, cartoline con aspetti del settore dedicato alla Pastorizia nel Museo ASTRA e una prospettiva narrativa sul mondo della montagna. 

Il Complesso Nazionale ASTRA di Sibiu, il più importante museo etnografico di Romania e il più grande museo all’aria aperta dell’Europa, conserva e mette in valore le testimonianze, gli oggetti, l’eredità di questa civiltà pastorizia nella mostra permanete all’aria aperta e nella sua collezione di artefatti. I visitatori della temporanea allestita a Roma saranno accompagnati e stimolati nella “lettura” del paesaggio naturale e antropomorfizzato, del modo in cui l’essere umano ha messo a frutto la natura, dell’evoluzione genuina del costruire, delle necessità specifiche che hanno determinato la creazione degli oggetti e il loro uso, nonché delle storie raccontate da questi. Non all’ultimo, la problematica che viene proposta si riferisce all’adattamento all’ambiente, all’identificazione di soluzioni valide e immediate per l’alimentazione e l’abitazione, all’approvvigionamento a chilometri zero in situazioni difficili – come lo è stata la pandemia di covid o come lo sono i conflitti armati – e anche o soprattutto all’importanza di coltivare uno spirito critico che possa prendere in considerazione i fenomeni sociali, culturali, economici e politici nella loro dinamica e in rapporto alle vaste esperienze che vengono troppo spesso ignorate. Verranno illustrati i processi e i materiali che permetteranno degli approcci multidirezionali tra le comunità di base e il pubblico museale, tra le generazioni vecchie e nuove, con forti rimandi all’attualità alla globalizzazione, alle catene di approvvigionamento, ai modelli di uso delle risorse, ai tipi di comprensione e di protezione dell’ambiente.

Il pubblico potrà sperimentare le condizioni di abitazione temporanea, potrà scoprire gli oggetti all’interno delle capanne, potrà comprendere tramite contatto diretto il modo di utilizzo di oggetti specifici dell’universo pastorizio, potrà provare capi di abbigliamento tradizionale (gilet, cappelli), proverà a interpretare i motivi e i segni intagliati sui bastoni o le tacche mnemotecniche. L’esperienza della mostra integrerà anche istallazioni artistiche, montaggi audio e video, oggetti originali e repliche.

Una componente particolare verrà data dalla reinterpretazione dei modelli di oggetti appartenenti al mondo pastorizio da parte degli studenti di architettura, in vista di un possibile riutilizzo nel mondo contemporaneo. Gli oggetti antichi – molti di questi ormai obsoleti o fuori uso – diventano così una vera e propria fonte di ispirazione per i progetti di design adattati agli standard e ai bisogni attuali. I nuovi oggetti proposti in esposizione sono il risultato del workshop romeno-italiano di architettura vernacolare organizzato a Sibiu nel settembre scorso, coordinato dal prof. arch. Agostino Bossi e dalla dott.ssa Ancuța Ilie, capo dipartimento Esposizioni-atelier e Mediazione culturale, nell’ambito del Museo ASTRA. Le idee e le provocazioni emerse da questo workshop verranno trattate sia nel concetto generico della mostra e nelle soluzioni di allestimento, che nelle presentazioni degli specialisti che saranno invitati all’evento. I lavori del workshop verranno inclusi in un volume collettivo pubblicato in romeno e italiano e presentato nell’ambito della mostra.

La mostra resterà aperta per il pubblico nel periodo 30 aprile-20 maggio 2024, dal martedì al venerdì dalle 15,00-18,00 e il sabato dalle 11,00-13,00 e dalle 14,00-18,00. L’accesso è gratuito e senza prenotazione.

ACCADEMIA DI ROMANIA DIN ROMA

Tel. +39.06.3201594; e-mail.accadromania@accadromania.it

„Călători în lumea muntelui – incursiune în universul pastoral”

Expoziție a Muzeului Astra din Sibiu

Accademia di Romania in Roma în colaborare cu Complexul Național Muzeal ASTRA din Sibiu (denumit în continuare Muzeul ASTRA) organizează expoziția de trai și arte tradiționale  „Călători în lumea muntelui- incursiune în universul pastoral”, al cărei vernisaj va avea loc la sediul Accademia di Romania din Roma  în data de 30 aprilie  2024, începând cu orele 17.00. La inaugurare vor susține prelegeri despre expoziție Ciprian Ștefan – directorul general Complexului Național Muzeal ASTRA, prof. arh. Agostino Bossi și cei doi curatori: Ovidiu Baron și Ancuța Ilie.

Ateliere creative (de dogărit, crestat bâte, tors și împletit lână) vor fi propuse publicului începând cu orele 15.00, iar o serie de activități interactive vor fi disponibile pe toată durata expoziției, care va fi deschisă și de Noaptea Muzeelor. 

       Expoziția, curatoriată de Ovidiu Baron și Ancuța Ilie, prezintă o selecție de reprezentări ale locuirilor sezoniere și referiri la ciclurile pastorale, desfășurate în munți, având ca model construcții din Muzeul ASTRA, surprinse fragmentar: Coliba pastorală din Sătic, județul Argeș (segment de perete cu fereastră, bancă și lucarnă acoperiș), Surla din Sătic, județul Argeș, (ca formă arhaică de adăpost ciobănesc, cu corespondențe în lumea păstorilor din Balcani) și secvențe din Stâna de băcițe din Puru, județul Alba (strungă și fierbătoare, fumar). Este propusă o abordare a elementelor identitare ale păstoritului, ocupație reprezentativă atât pentru spațiul românesc, cât și pentru ansamblul continentului european. Transhumanța este înscrisă pe lista patrimoniului UNESCO.

       Se intenționează prezentarea păstorilor și a familiilor acestora în relația dinamică dintre sat – locuință permanentă – și munte – locuință temporară –, modul în care utilizează resursele naturale disponibile, cum se adaptează păstorii la condițiile naturale, cum percep și remodelează peisajul. Existența pastorală a impus o continuă pendulare între sat și locurile de pășunat, iar pentru unele comunități deplasări pe distanțe de sute de kilometri, dincolo de cadrul lor de viață obișnuit, uneori trecând dincolo de granițele țării. Experiența multimilenară a transhumanței a oferit posibilitatea susținerii și dezvoltări comunității în plan economic, descoperirea lumii prin experiență directă, dar și riscuri imense, care s-au păstrat atât în memoria colectivă, fixate adesea în texte culese din folclorul unei zone sau a alteia.

        Expoziția va fi completată de materiale tipărite, care oferă abordări științifice rezultate în urma workshopului internațional de arhitectură organizat la Sibiu în septembrie 2023, dar și alte mărturii: un calendar pastoral ilustrativ pentru etapele de deplasare și de lucru ale păstorilor și  turmelor de oi, cărți poștale cu aspecte din sectorul Păstorit al Muzeului ASTRA și o incursiune ficțională în lumea muntelui.

Muzeul ASTRA, cea mai importantă instituție etno-muzeală din România și cel mai mare muzeu în aer liber din Europa, păstrează și pune în valoare mărturiile, obiectele, urmele, moștenirea acestei civilizații pastorale în expoziția în aer liber și în colecția sa de obiecte. Vizitatorii vor fi ajutați să “citească” peisajul natural și construit, felul în care omul a înțeles și utilizat natura, evoluția firească a construcțiilor, nevoile specifice care au dus la crearea și folosirea obiectelor și poveștile pe care le pot transmite. Nu în ultimul rând, se abordează o problematică legată de adaptarea la mediu, de identificarea de soluții pentru hrană și locuire în imediata proximitate, lanțuri scurte de aprovizionare în situații dificile – cum a fost pandemia de covid sau cum sunt conflictele armate – importanța cultivării unui spirit critic, care să vadă fenomenul social, cultural, economic și chiar politic în mișcare, însă prin raportare la reperele unei experiențe vaste care este adeseori ignorată. Vor fi ilustrate procese și materiale  care vor permite raportări multidirecționale între comunitățile-sursă și publicul muzeal, între generațiile mai vechi și mai noi, cu trimiteri la lumea de azi, globalizare, lanțurile de aprovizionare, modele de folosire a resurselor, tipuri de înțelegere și protejare a mediului. 

            Publicul va putea experimenta condițiile de locuire temporară, va putea descoperi obiectele din interiorul colibelor, va putea înțelege prin contact direct modul de folosire a unor obiecte specifice universului pastoral, va  proba obiectele vestimentare – cojoc, clop -, va încerca să traducă motive și semne încrustate pe bâte sau răbojuri. Vor fi integrate instalații artistice, montaje audio și video, obiecte originale și replici.

        O componentă aparte va fi reprezentată de modele de obiecte din lumea pastorală reinterpretate de studenți la arhitectură în vederea unei posibile utilizări în lumea contemporană. Obiectele vechi – în mare parte ieșite din uz – devin astfel sursă de inspirație pentru proiecte de design adaptate standardelor și nevoilor actuale. Obiectele noi – propuse – sunt rezultate în urma workshopului româno-italian de arhitectură vernaculară organizat la Sibiu în septembrie 2023, coordonat de  prof. arh. Agostino Bossi și de Ancuța Ilie, șef serviciu Expoziții-atelier și Mediere culturală în cadrul Muzeului ASTRA. Idei și provocări din cadrul acestui workshop vor fi abordate atât în conceptul general al expoziției, în soluțiile de expunere, cât și în prezentările specialiștilor care vor fi invitați la eveniment. Lucrările workshopului vor fi incluse în într-un volum colectiv publicat în limbile română și italiană și prezentat în cadrul expoziției.

Expoziția va rămâne deschisă pentru public în perioada 30 aprilie-20 mai 2024 de marți până vineri în intervalele orare 15.00-18.00, iar sâmbăta între 11.00-13.00 și 14.00-18.00.

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