Roma, Casa del Cinema: prima visione LA FANCIULLA DAGLI OCCHI VERDI


Ingresso su invito. Sabato, 24 settembre 2016, ore 18 – Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni 1 Roma (nell’ambito del Festival dei Giovani Talenti Rumeni, VI edizione).

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LA FANCIULLA DAGLI OCCHI VERDI

Regia di Mihai Mihaescu. Con Andrei Grigore Sava,  Tatiana Grigore, Claudia Chiraș, George Marici, Andreea Lucaci.

Genere sentimentale, biografico. Ratings: Kids+13, produzione Alternative Film Studio Romania 2015. Durata 90 minuti in lingua originale con sottotitoli.

Tratto da Gaudeamus (la seconda parte de Il romanzo dell’adolescente miope), l’opera giovanile e autobiografica dello storico delle religioni Mircea Eliade, il film è prodotto da Alternative Film Studio Romania, e presentato in Italia con il sostegno di IRFI onlus Italia Romania Futuro Insieme, Cenacolo Letterario Romeno, XVIII edizione, e il Festival dei Giovani Talenti Rumeni, VI edizione.

Alcune riprese di questo film furono realizzate a Roma, dove il personaggio principale, Mircea, dopo aver letto il libro “Un uomo finito” di Giovanni Papini, intraprende un viaggio per incontrare lo scrittore.

Sabato, 24 settembre 2016, ore 18 – Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni 1 Roma (Festival dei Giovani Talenti Rumeni, VI edizione).   http://www.casadelcinema.it/?event=la-fanciulla-dagli-occhi-verdi-di-mihai-mihaescu

Trama

Il giovane scrittore Mircea, recandosi in gita ad un monastero, insieme ad una comitiva di studenti,  conosce la giovane e bellissima Nișka, della quale se ne innamora. Il rapporto tra i due sembra più una partita di ping – pong , che porterà ad un finale imprevedibile. Il giovane romanziere, nel tentativo di liberarsi dalla passione per Niska , da cui è effettivamente dominato, si lancia in un’avventura sessuale con Nonora , una studentessa dai comportamenti senza pregiudizi.

Prima visione in Italia.  Ingresso su invito.

Info: 3201161307

 

 “Gli elementi autobiografici presenti in Gaudeamus riflettono un’immagine singolare di un ventenne alla conquista di se stesso attraverso una «via eroica» e una personalissima «ascesi etica»: la disciplina dello studio, il rifiuto all’abban­dono nostalgico, il ripudio delle facili soluzioni e dei mediocri compromessi. La natura è sempre presente, con i suoi rumori, suoni, colori e profumi, non come scenario decorati­vo all’azione ma come stimolo e riflesso dell’agitarsi del pen­siero e del turbamento dei sensi e dei sentimenti. La passione amorosa per Nișka, prima negata poi trionfante, trova la sua sconfitta nella scelta della rinuncia. Nel contrasto tra volontà e tentazione della felicità amorosa vince la scommessa sul domani: «Il cielo è ora insanguinato e calmo. Il sole scende vicino a un bosco e a un ruscello. Sento correre il treno as­setato di orizzonti. Il campo con il frutto seminato mi turba. Non posso staccare gli occhi dall’orizzonte verso il quale il treno corre senza stancarsi. La mia anima è aspra, immensa e serena. Dietro a me, intuisco la presenza degli altri. Davanti a me, sento il fluttuare di destini…».” (Dalla recensione del prof. Roberto Scagno, del libro Gaudeamus, di Mircea Eliade)                                                                      

 

 Domenica, 25 settembre 2016, ore 13:00 – Teatro Lo Spazio, Roma, Via Locri 42 (Cenacolo Letterario Romeno, XVIII edizione).

Mircea Eliade, «Gaudeamus»: una poetica dell’«esperienza vissuta»

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