Roma, Senato della Repubblica: grande successo per “Un Nuovo Umanesimo in Europa”. Comunicato stampa.


COMUNICATO STAMPA

Giornata di studio e riflessione su “Un Nuovo Umanesimo in Europa”

Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva

Piazza della Minerva, 38 – 00186 Roma

Venerdì, 10 marzo 2023 si tenuta, a Roma, la conferenza “Un Nuovo Umanesimo in Europa”, su iniziativa del Senatore Mario Occhiuto e organizzata in collaborazione con le Associazioni IRFI “Italia Romania Futuro Insieme”, l’Anno Marguttiano e  “Human 4 Human” Association. L’evento  ha beneficiato  dalla partecipazione di 25 studiosi, artisti e attivisti italiani, romeni, ucraini, turchi, palestinesi, russi, moldavi, bulgari, africani e bosniaci che hanno contribuito con riflessioni e proposte concrete in merito al tema.

La conferenza nasce con l’obiettivo di riflettere sulle sfide che l’Europa deve affrontare in un’epoca di cambiamento profondo e di incertezza. L’umanesimo, inteso come filosofia e come stile di vita che mette al centro la dignità umana e il bene comune, può offrire un importante contributo per affrontare tali sfide e costruire una società più giusta, solidale, sussidiaria e creativa.

I lavori, moderati dalla giornalista romena Anca A. Mihai,  sono stati inaugurati dal Prof. Ing. Gianni Cara, Presidente dell’Università Internazionale per la Pace di Roma. Il professore ha parlato delle prospettive future che l’istituzione che egli rappresenta offre all’umanità attraverso il Master in Diritto e applicazioni spaziali: prospettive  e benefici futuri. A seguire, il prof. Luigi Troiani, docente di Relazioni Internazionali alla Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino “Angelicum”, ha ricordato che “è tempo che la cultura, le religioni, le idee tornino a condizionare lo spadroneggiamento dei troppo potenti e dei troppo ricchi, per condurli verso quell’umanesimo integrale auspicato da J. Maritain”.

Il conte Prof. Fernando Crociani Baglioni noto storico, giornalista e sociologo ha contestualizzato dal punto di vista storico, le radici cristiane dell’Europa sottolineando la necessità di ricordarle mentre si cerca la strada verso un futuro più giusto. A completare tale prospettiva è stata la sociologa Contessa Simona Cecilia Crociani Baglioni Farcas, presidente dell’Associazione Italia Romania Futuro Insiemela quale ha evidenziato come alla politica “manchi l’anima” e si debba far presto a ritrovarla. Suor Kornelia Halyna Zhupnyk dell’Ordine delle Suore di San Basilio Magno e dottoranda in Antropologia teologica al Teresianum di Roma ha evidenziato come senza la Verità, non esiste pace interiore o esteriore e che viviamo in un’epoca “post-verità”. La prof.ssa Aurora Martin del Pontificio Istituto Orientale, ha fato notare la similitudine tra “umanesimo” e “woman”, un gioco di parole per introdurre come tema di riflessione l’urgente bisogno di parità di genere se si vuole vivere in una società più equa. Dall’altro canto, il giornalista Corrado Giustiniani ha affrontato tre temi riconducibili all’attualità: l’accoglienza italiana ed europea ai rifugiati, la legge di cittadinanza che penalizza i figli degli immigrati nati in Italia e la situazione dei migranti economici. L’attivista per il dialogo interculturale turco, Mustafà Cenap Aydin ha ricordato il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, noto anche comeDichiarazione di Abu Dhabi, l’accordo siglato nel 2019 da papa Francesco e dal Grande Imam  al-Azhar Ahmad al-Tayyib, come base di partenza per un nuovo umanesimo. L’imprenditrice turistica di origini moldave, Ludmila Posiletcaia, l’unica donna straniera membro dell’Associazione SKAL International Roma, ha sottolineato come i viaggi siano portatori di scambi culturali, un continuo dare e ricevere e, ognuno di noi sia ambasciatore della propria cultura. Il Prof. Aodi Foad, Presidente AMSI Medici Stranieri in Italia ha portato in discussione la difficoltà che l’Italia ha di valorizzare l’immigrazione qualificata e la necessità di mantenere aperto un dialogo tra professionisti e istituzioni, in quanto, “l’integrazione – come il dialogo – si fa sempre in due”. L’avvocato Fabio Maria Galiani ha precisato che “la solidarietà e il nuovo umanesimo passano necessariamente per l’irrilevanza della cittadinanza e l’abolizione delle frontiere”. Dalla Sala Capitolare, l’avvocato ha colto l’occasione per lanciare “un appello per la formazione di una Commissione permanente del Senato per i diritti umani. La direttrice della scuola ucraina di Roma, “Prestigio”, Tetyana Tarasenko, ha raccontato l’esperienza di affrontare, da un giorno all’altro, l’emergenza dei profughi ucraini allo scoppio della guerra, nel 2022. L’intervento si è concluso con un minuto di silenzio per tutte le vittime ucraine e russe e di tutti i conflitti in atto nel mondo, esprimendo solidarietà a tutti i popoli che soffrono a causa dei conflitti stessi, dei disastri naturali in questo periodo storico. L’unico giornalista ceco-slovacco accreditato presso la Santa Sede, Bohumil Petrik, ha illustrato come un nuovo umanesimo sia, in realtà, il vecchio con “il bisogno dell’antico triumvirato: la filosofia greca, diritto romano e l’etica cristiana”.

La prima sessione della Giornata di studio e riflessione su “Un Nuovo Umanesimo in Europa” si è conclusa con l’intervento dell’esperta in diritti umani e cooperazione internazionale, Fatima Neimarlija, presidente della Comunità bosniaca a Roma, “Bosnia nel cuore”. Ricordando gli orrori del genocidio di Srebrenica, sotto “gli occhi indifferenti dell’Europa di trent’anni fa”.

Nella seconda sessione, il sociologo Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni, aprendo i lavori, ha ricordato che “l’Europa è una realtà di 500 milioni di cittadini”, aspetto importante da tenere conto nelle analisi. La seconda parte del convegno è stata dedicata al contributo che l’arte nella sua complessità di espressione può offrire per mettere al centro la dignità umana e il bene comune.

La scrittrice russa Iana Nekrassova, attraverso la pubblicazione del libro «Fedor Sabašnikov e «Il Codice sul volo» di Leonardo da Vinci», nel suo racconto ha voluto dimostrare come “ciascuno di noi, individualmente, può vivere il proprio rinascimento, l’importante è seguire il proprio ideale, il cuore e il proprio intuito”. L’artista e drammaturgo bulgara Isabel Russinova ha scelto di portare in discussione, come esempio di umanesimo, la scrittrice italiana Christine de Pizan, citando la più famosa delle poesie, Seulete sui (Sono sola).La Vice-Presidente dell’Associazione Internazionale di Diritto Pontificio Sanctus Benedictus Patronis Europae, Dott.ssa Caterina Comino, ha concorso i lavori con l’approfondimento della Regola di San Benedetto basata sui tre precetti fondamentali: il silenzio, l’umiltà, l’obbedienza. A seguire, l’artista Oana A. Costiuc Poleacec ha scelto di raffigurare il volto della donna come simbolo dell’espressione di colore, riflessione e vita. La storica dell’arte della Chiesa Prof.ssa Cristina Mandosi ha salutato l’iniziativa degli organizzatori di coinvolgere studiosi di varie nazionalità che vivono in Italia per parlare del futuro europeo nonostante esse siano nate fuori dei confini classici dell’Europa. L’umanista scrittrice Mandosi, è esperta di scienze della comunicazione e direttrice artistica dell’Anno Marguttiano, un’iniziativa del dialogo interculturale nel nome dell’arte. Come contributo ai lavori dalla Russia, è stata invitata a parlare la scrittrice Baronessa Elena Stepanoff-Scammacca del Murgo la quale ha presentato uno dei suoi libri sui Conti Ludolf e il potere della diplomazia nella costruzione dell’umanesimo. A suo turno, la musicista Michaela Schefer già responsabile per i progetti internazionali della RAI, Radio Televisione Italiana,ha menzionato l’importanza della musica come linguaggio universale e, soprattutto, come un’essenziale eredità per i giovani. La poetessa moldava Dott.ssa Tatiana Ciobanu, tra i tanti spunti interessanti, si è spesa per assicurare che la sua Patria torni ad essere terra romena attraverso una pacifica riunificazione.

Non si può progettare il futuro senza includere le risorse finanziarie e l’economista Chiara Subrizi ha portato la testimonianza del movimento Economy of Francesco, ispirato alla missione di San Francesco d’Assisi che riunisce giovani imprenditori, economisti e attivisti per costruire un’economia più inclusiva dei poveri nel mondo. Sempre di equilibri, stavolta energetici ha parlato la naturopata Magda Arama con il messaggio che “l’armonia interiore genera armonia esteriore”. I lavori si sono conclusi con la benedizione del S.E. il Vescovo anglicano Luis Miguel Perea Castrillón.

Durante il programma, l’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX rappresentato dal conte Crociani Baglioni, ha consegnato diplomi di accademico benemerito a Tetyana Tarasenko, Caterina Comino, Cristina Mandosi e Tatiana Ciobanu.

La conferenza è stata onorata dalla presenza del primo Segretario dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Dott.ssa Corina Lefter.

I lavori del convegno sono stati trasmessi in diretta streaming e sono visibili al link https://webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato Italiano https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano. In alternativa, gli archivi possono essere consultati al seguente link: https://www.radioradicale.it/scheda/692560/un-nuovo-umanesimo-in-europa

Ufficio Stampa

 Human4Human Association

Contatti: convegno10marzo2023@gmail.com

 Tel +39.3493452268

La Dott.ssa Corina Lefter dell’Ambasciata di Romania in Italia ha onorato la Giornata di studi e dialogo per “Un Nuovo Umanesimo in Europa” con la sua presenza, intrattenendosi con i relatori e i partecipanti.
Prof. Luigi Troiani, Docente di Relazioni Internazionali
La Dott.ssa Corina Lefter Primo Segretario dell’Ambasciata di Romania in Italia ha onorato la Giornata di studi e dialogo per “Un Nuovo Umanesimo in Europa” con la sua presenza, intrattenendosi con i relatori e i partecipanti.

Luigi Troiani: “le 80 più ricche famiglie al mondo detengono più ricchezza del 50% più povero dell’umanità”


Roma, Sala Capitolare -Senato Della Repubblica , Giornata di studio e riflessione su Un Nuovo Umanesimo in Europa , venerdì 10 marzo 2023. Pubblichiamo il testo della Conferenza di Luigi Troiani, docente di Relazioni Internazionali alla Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino in Urbe “Angelicum”.

“È tempo di ritornare umani”, abbiamo letto in un foglio sbattuto dal vento sulla spiaggia di Cutro. Di fronte a quella spiaggia sono stati recuperati sinora 72 corpi.

Quousque tandem abutere, si potrebbe dire con Cicerone che parla ai senatori contro il cospiratore Catilina: Fino a quando voi potenti e straricchi della Terra abuserete della nostra pazienza?

E ancora: Fino a quando noi, piccoli e poveri del mondo, lasceremo che i troppo potenti e i troppo ricchi abusino di noi?

Sta scorrendo da troppo tempo, il tempo di ritornare umani, questa è la verità. Ammesso che sia vero ciò che noi qui tutti crediamo, ovvero che nonostante il grande male e la violenza che ci circonda e invade, il genere umano ha l’opportunità, e può darsi la capacità, di smetterla con i comportamenti di inimicizia verso la sua stessa specie e verso la sola e comune casa che lo ospita, il pianeta Terra.

Proviamo a vederli questi comportamenti di inimicizia. Sono così numerosi che non possono essere tutti elencati, ma con alcuni occorre necessariamente confrontarsi.

1)Per i comportamenti contro la specie, basterebbe il lungo elenco delle guerre in corso. Dopo gli anni del blocco o quasi alla violenza degli stati, seguiti all’implosione dell’Unione Sovietica, il ferro e il fuoco della ferocia bellica – prerogativa degli stati ma non solo – hanno ripreso a martoriare i popoli e le nazioni, a distruggerne vita e beni, a generare invalidi e disperati a vita. Si calcolano in questo momento più di 60 guerre in corso nel mondo.

C’è guerra nell’Europa dell’Ucraina invasa dall’aggressore russo, nel Medio Oriente dei satrapi locali che tengono in ostaggio intere popolazioni e di uno stato democratico – Israele – che preferisce la forza al diritto, nell’Africa delle decine di guerre e guerricciole (jihadiste, etniche, economiche, razziali, territoriali), nell’Asia dei governi dispotici dove i nemici da eliminare sono le minoranze etniche, religiose, ideologiche e il riarmo generalizzato non annuncia nulla di buono.

Non risolvono più nulla o quasi le guerre. Sono strumenti obsoleti da mettere nella spazzatura della storia perché non solo hanno poche o nulle soluzioni da offrire, ma perché anzi aggravano e incancreniscono situazioni che la trattativa multilaterale potrebbe sempre risolvere, come mostra l’esempio dell’Unione Europea, le cui istituzioni sono state insignite del Premio Nobel per la Pace, per la semplice ragione che mai nei territori che via via sono venuti a farne parte è stato sparato un solo colpo di fucile attraverso le frontiere, anzi queste sono state abolite per consentire l’affratellamento tra i popoli, gli scambi commerciali equi, le collaborazioni economiche sociali e culturali tra i paesi membri. Per questo ieri a Maidan in Kyiv, oggi a Tblisi in Georgia si grida di voler entrare nell’Ue!

Eppure i territori oggi parte della Ue, erano stati per due millenni il regno di Marte, dio della guerra. Oggi da esponenti del suo grande alleato, gli Stati Uniti, l’Ue viene definita Venere, quasi fosse dedita al culto della dea greco-romana dell’amore.

Sotto questo profilo, l’Ue è una best practice da additare alle regioni del mondo martirizzate da guerre e dittature (spesso le due cose stanno insieme, condite dal mostruoso egoismo del nazionalismo sovranista che rovina i popoli e le patrie che, convinti dalla retorica dei governanti, gli corrono dietro).

I popoli dovrebbero posare le armi e gettarle nel fuoco per trasformarle in aratri che dissodino la terra; e attrezzi che ricostruiscano le case abbattute dalle bombe. E dovrebbero spingere i loro governanti a sedersi a un tavolo multilaterale dove concordare patti vantaggiosi per tutte le parti in causa.

Non vi è altra scelta: o il regionalismo cooperativo, o la guerra tra le nazioni! Basta con i nazionalismi, basta con le guerre di aggressione che costringono i popoli aggrediti a resistere, a difendere la loro casa e il diritto internazionale uccidendo e morendo anche nella giusta e doverosa guerra di resistenza. Ancora con Cicerone: CEDANT ARMA TOGAE, che le armi cedano il passo al diritto e alla giustizia.

E basta anche con lo sfruttamento del grande sul piccolo, dell’accumulazione ingiusta e dannosa di grandi fortune in poche mani, quando ancora miliardi di esseri umani non sanno come arrivare alla sera, come crescere i figli, come garantirsi una serena esistenza, e una decorosa vecchiaia semmai l’avranno. 

La polarizzazione della ricchezza in poche mani e il contestuale espandersi di diseguaglianza e povertà, hanno raggiunto livelli di preoccupante irrazionalità economica, sintetizzabile nel dato che attribuisce più della metà della ricchezza globale all’1% della popolazione mondiale. Gli effetti di un meccanismo apparentemente inarrestabile, porta ricchezze enormi in pochissime famiglie speculative, sottraendo consumi e investimenti alla stragrande maggioranza dell’umanità, con ciò rendendo il capitalismo attuale, improponibile come modello universale.

I danni si vedono anche in territori abbastanza omogenei come l’Europa dove si vanno creando distanze difficilmente sanabili: il lussemburghese medio gode oggi un reddito che è, secondo Banca Mondiale, trenta volte quello di un moldavo medio. E immaginiamo cosa sarà del livello di vita ucraino alla fine della guerra di aggressione russa!

La britannica Oxfam ci informa che le 80 più ricche famiglie al mondo detengono più ricchezza del 50% più povero dell’umanità: in 80 hanno tanta ricchezza quanto 4 miliardi. Direte: cosa risaputa da anni, i governi nel frattempo avranno messo mano a riforme di redistribuzione. No invece. Sempre Oxfam ci ha detto, a gennaio a Davos, che gli anni di pandemia (2020-2022) sono stati eccellenti occasioni per alimentare come non mai la bulimia dei troppo ricchi: l’1% più ricco della popolazione mondiale ha incamerato almeno due terzi di tutta la nuova ricchezza formatasi, equivalente a quasi il doppio del denaro andato al residuo 99% della popolazione mondiale.

Come visto con il caso moldavo, è problema anche europeo. Eurobarometro ha appena pubblicato un’inchiesta su ineguaglianze, equità, mobilità inter-generazionale: meno della metà dei cittadini della Ue ritiene che la nostra società sia equa ed eguale. La vasta maggioranza chiede politiche sociali più forti. Il “Gruppo di alto livello sul futuro della protezione sociale e del welfare state nell’Ue”, presieduto da Anna Diamantopoulou,  ha appena presentato il suo rapporto: ha ben 21 raccomandazioni per migliorare la protezione sociale e il welfare state in sei aree. Speriamo sia la volta buona per far riprendere all’Unione Europea la sua natura iniziale di “economia sociale di mercato”.

Guardando alla struttura degli affari internazionali nel terzo decennio del XXI secolo, si ha la sensazione che la maggior parte degli stati si ritrovi, per seri errori di prospettiva commessi nel periodo che ci separa dalla fine del regime sovietico, di fronte al bivio esistenziale. Da un lato il percorso che porterebbe a restituire razionalità al sistema internazionale. Dall’altro quello che potrebbe condurre gli stati a veder deperire il ruolo che la modernità, dalla fine dell’assolutismo europeo, ha loro assegnato.

Paradossalmente il secondo percorso potrebbe essere imboccato a causa della pretesa degli stati al protagonismo ipertrofico, attraverso il recupero di due fattori che nella storia hanno sempre giocato contro di loro causandone, nel lungo periodo, l’indebolimento se non l’irrilevanza. Questi fattori sono il nazionalismo proteso all’egemonia con il rifiuto alla collaborazione con altri stati in fori multilaterali istituzionalizzati, e la forma di governo autoritaria o peggio dispotica sostenuta da corruzione e interessi economici perversi. I due fattori, combinati o in solitario, generano le situazioni definibili come “diplomazia dell’arroganza”: gli stati abbandonano i percorsi del dialogo e della trattativa, in particolare nei fori multilaterali, e adottano quelli della minaccia sino all’aggressione armata. In alleanza con i gruppi di potere economico e finanziario che li sostengono e li foraggiano, promuovono l’arricchimento di chi ha già troppo contro gli interessi di chi ha troppo poco.

È anche questa perversione del ruolo degli stati che spiega i gravi rischi per la sopravvivenza stessa del pianeta così come lo abbiamo conosciuto, inclusa la partita sul contributo umano al riscaldamento globale, che gli stati annunciano di voler giocare, ma poi non giocano.

In un sistema internazionale teoricamente votato alla decarbonizzazione e più in generale alla pulizia dell’aria e delle acque non si fa una guerra sporca come quella in corso in Europa che è anche una catastrofe ambientale che sta cancellando anni e anni di impegno di tanti soggetti pubblici e privati. Proviamo solo a immaginare quale impatto avranno le continue esplosioni, l’uso gigantesco di munizioni e proiettili (i frammenti metallici delle granate contengono ghisa mista ad acciaio il che significa ferro e carbonio ma anche zolfo e rame), le polveri sottili e l’anidride carbonica che salgono verso l’atmosfera, l’avvelenamento dei fiumi e dei laghi ad opera di metalli e combustibili. Il tutto in un paese agricolo, che esporta grano in tutto il mondo. Proviamo a immaginare quale grano sarà quest’anno quel grano!

E chi può seriamente dire quali saranno gli effetti finali dell’occupazione da parte delle truppe russe delle centrali nucleari ucraine, e dei bombardamenti sui siti industriali (rilascio di ossidi di zolfo e di azoto ovvero piogge acide)? Circa un terzo delle foreste ucraine (3 milioni di ettari) è distrutto e danneggiato, il 20% delle aree protette risulta manomesso, più di 10 parchi naturali, 8 riserve naturali e 2 riserve di biosfera si sono ritrovate sotto occupazione, 450 mila ettari sono in zone occupate o interessate dai combattimenti.

Se davvero vogliamo militare per un nuovo umanesimo in Europa, che sia il primo tassello di un mondo tutto dalla parte dell’essere umano, dobbiamo capire che dobbiamo operare per trasformare la politica e l’economia, responsabili della condizione per certi versi tragica nella quale versa l’uomo. È tempo che la cultura, le religioni, le idee tornino a condizionare lo spadroneggiamento dei troppo potenti e dei troppo ricchi, per condurli verso quell’umanesimo integrale che Jacques Maritain indicò come obiettivo novant’anni fa agli studenti dell’università di Santander.

Se gli stati e le imprese, oggi per lo più inadempienti rispetto ai loro doveri verso l’uomo, saranno costretti a ripensare il loro ruolo dalla pressione delle persone e associazioni libere, con senso etico e religioso della vita, le grandi risorse del nostro tempo – pensiamo alla nuova energia, pensiamo al flusso continuo delle nuove tecnologie e della scienza – saranno messe non al servizio del potere politico ed economico, ma dell’essere umano, tornato finalmente fine, non più utilizzato come un mezzo.

Luigi Troiani

Roma, 10 Marzo: “Nuovo Umanesimo in Europa”. Giornata di studi al Senato della Repubblica


Su iniziativa del Senatore Mario Occhiuto, IRFI – Italia Romania Futuro Insieme in collaborazione con Human4Human Association, organizzano la

Giornata di studi e riflessione su un “Nuovo Umanesimo in Europa”

Roma, 10 marzo 2023, ore 10 – 19

Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva

 Piazza della Minerva, 38 – 00186 Roma

La Giornata interdisciplinare è dedicata al confronto tra intellettuali, studiosi, artisti, scrittori e membri della società civile internazionale, per il ripristino dei valori fondanti dell’Europa, in cui si ritrovino e valorizzino le radici giudaico-cristiane che ne costituiscono l’essenza storica, giuridica e morale. Con contributi dalle scienze, l’arte, la cultura, la comunicazione: storiche, relazioni internazionali, economiche, sociali ed umane etc. Al fine di rimettere al centro della politica – quale “forma più alta di carità” –  il futuro della Patria europea comune. Interverranno personalità italiane, romene, bulgare, ceche, slovacche, moldave, ucraine, russe, bosniache, turche, africane.

I lavori della Giornata saranno trasmessi in diretta streaming al link https://webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato Italiano https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano

N.B. “Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità di chi li esprime”.

“L’accesso alla sala è consentito con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta.

“I giornalisti, i fotoreporter (comunicando nome, cognome, luogo e data di nascita, testata giornalistica e numero di tessera dell’Ordine) e gli ospiti devono accreditarsi scrivendo a: convegno10marzo2023@gmail.com

Maggiori informazioni:

Ufficio Stampa

Anca A. Mihai

Human4Human Association

convegno10marzo2023@gmail.com

ANNIVERSARIO IRFI – ITALIA ROMANIA FUTURO INSIEME


15 anni insieme. Grazie a Dio e a tutti noi!

Nella ricorrenza del XV anniversario della sua fondazione, l’Associazione IRFI “Italia Romania Futuro Insieme”, ringrazia tutti i suoi membri, volontari e collaboratori, i quali, nell’arco di questi 15 anni si sono impegnati, hanno collaborato e contribuito, a vario titolo, a difendere la dignità della persona umana. E promuovere insieme iniziative ed attività con finalità educative, socio-culturali, di orientamento, di assistenza e supporto in favore delle persone bisognose, famiglie, ragazze madri, giovani e bambini, orientate verso il bene comune.

2006 – 2021: Associazione IRFI “Italia Romania Futuro Insieme”, quindicennale della fondazione 

Nata a Roma il 3 novembre 2006, quale risultato di un continuo e costante impegno umanitario, sociale, culturale, religioso nel segno dell’ecumenismo, dialogo e solidarietà, della formazione, educazione e ricreazione, nell’ambito della comunità romano-cattolica romena a Roma; l’Associazione IRFI onlus annovera tra i suoi membri giovani, donne e uomini romeni e italiani, ma anche di altre nazionalità.

Al fine di accantonare pregiudizi e stereotipi, l’impegno della IRFI è stato e continua ad essere quello di promuovere la dignità umana in ogni persona, un’immagine pro-positiva del fenomeno migratorio nel rispetto delle leggi; e dell’idea di una comune Patria Europea e rinforzare la comunicazione fra le comunità locali ed i cittadini comunitari e immigrati. Rivolgere quindi l’attenzione verso chi quotidianamente o saltuariamente si confronta con la realtà delle comunità romene, per favorire uno stile o atteggiamento interculturale come la disponibilità al dialogo, al rispetto reciproco, al bene comune e al cambiamento delle proprie mappe valoriali in una logica di solidarietà, di co-crescita.

La particolarità della nostra associazione, inoltre, è la scelta di rinunciare all’apertura di un conto corrente bancario o postale, o di altre forme di raccolta fondi. Ciò, al fine di incoraggiare l’impegno personale e lo spirito di alterità in iniziative di solidarietà e di aiuto reciproco.

Nel volontariato, come nel Terzo Settore, non è difficile scegliere di impegnarsi con e per il prossimo (in campo educativo, ambientale, culturale etc.). La difficoltà maggiore consiste nel comprendere e far comprendere la finalità delle iniziative: rispettare e restituire dignità alla persona umana in una prospettiva di bene comune.

Simona Cecilia Crociani Baglioni 

3 Novembre 2021 – https://futuroinsieme.wordpress.com/

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Beatrice Lupu: „Raza de speranță de la Roma”

Giubileo dell’Associazione IRFI onlus e chiusura della Porta Santa di San Pietro

Astăzi începe „Maraton de poveste” (video)


Vă invităm să ne urmăriți pe canalul youtube și pe pagina facekook, în fiecare Marți.

Asociația IRFI – Italia Romania Futuro Insieme (un Viitor Împreună), prin intermediul proiectului Bibliotecă românească în Italia / Biblioteca romena in Italia, a dat start astăzi ediției „Maraton de poveste 2021 – 2022”. Cu ocazia împlinirii a 15 ani de activitate (2006-2021), vom intra în dialog cu voluntarii, simpatizanții și prietenii noștri pe platforma zoom, în fiecare zi de marți a săptămânii, pentru a ne cunoaște mai bine în perspectiva construirii unui viitor împreună, români și italieni, în Uniunea europeană. Vă așteptăm alături de noi! Pentru a participa la „Maraton de poveste”, trimite un mesaj pe e-mail: irfionlus@yahoo.it

IRFI – ITALIA ROMANIA FUTURO INSIEME ALLA MARCIA PER LA VITA 2021


«Un’Italia senza figli è un’Italia che non crede e non progetta. È un’Italia destinata lentamente a invecchiare e scomparire», aveva dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante il meeting nazionale degli Stati generali della natalità #SdN, tenutosi il 14 maggio scorso.

C’è qualcosa che non va in Italia. Anche gli immigrati, i romeni in primis, che vivono e lavorano regolarmente nel bel Paese, non solo le coppie italiane, generano non più di due figli. In rari casi, tre figli. Sono state disattese le parole di San Giovanni Paolo II: “Non fatevi rubare la speranza!”. Sembra che i giovani oggi abbiano smesso di credere in sé stessi, non hanno speranze per il futuro e di conseguenza non fanno più progetti a lungo termine.

Per nove anni, i membri e volontari della nostra associazione IRFI hanno aderito e partecipato alla Marcia romana per la Vita, guidata da Virginia Coda Nunziante. Partecipazione volta a testimoniare il sostegno alla manifestazione internazionale. Nel X anniversario, la Marcia per la Vita 2021 si è svolta in forma statica, ai Fori Imperiali, vicino alla Colonna di Traiano, considerata il documento di identità della nazione daco-romana nella capitale dell’Impero, poiché vi sono scolpite nel marmo travertino le radici del popolo romeno a Roma.


A cura di Simona Cecilia Crociani Baglioni Farcaș, Roma, 22 Maggio 2021

Marcia per la Vita 2021 – Ph. Associazione IRFI – Italia Romania Futuro Insieme. Fernando e Simona Cecilia Crociani Baglioni insieme a Virginia Coda Nunziante e una famiglia con tre bambini piccoli.
Marcia per la Vita 2021, insieme ai sacerdoti, seminaristi, religiosi e religiose.
Marcia per la Vita 2021 ai Fori Imperiale. Nella foto: Prof. Roberto De Mattei, Presidente della Fondazione Lepanto e Prof. Fernando Crociani Baglioni, Presidente dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX
Marcia per la Vita 2021 insieme a Marcela Ciobanu, Angela Martinca, Fernando e Simona Cecilia Crociani Baglioni.
https://marciaperlavita.it/

IRFI – ITALIA ROMANIA FUTURO INSIEME ALLA MARCIA PER LA VITA:

Marcia per la Vita 2012. 13 maggio:”Diciamo Sì alla Vita!” Asociația “Italia-Romania Futuro Insieme” participă și susține “Marcia Nazionale per la Vita“, ediția a II-a. Noi “Spunem DA Vieţii!”

MARCIA PER LA VITA 2012: La Marcia romana per la Vita del 13 maggio 2012 non è stata neppure nazionale, bensì internazionale, mondiale. Innumerevoli le rappresentanze di movimenti per la Vita americani, brasiliani, tibetani, nigeriani, ed in Europa di ogni nazione dalla Spagna alla Romania, alla Polonia, alla Francia, alla Germania, Belgio, Ungheria, Italia da ogni regione, per gridare forte e fermo il nostro “Sì” alla Vita, il nostro consenso totale al principio fondamentale non solo della nostra fede cristiana, ma della nostra civiltà.

VIOREL BOLDIS, POETA ROMENO, DEDICA “IL TEMPO / TIMPUL” ALLA MARCIA PER LA VITA

Roma, Românii din Italia invitaţi la a 3-a Ediţie a Marșului pentru Viață 2013

Marcia per la Vita 2013 – Federazione delle Associazioni dei Romeni in Italia (FARI) e “Italia Romania Futuro Insieme” hanno aderito e partecipato alla 3′ Marcia Nazionale per la Vita.


Duminică, 12 mai 2013. ITALIA & ROMANIA , IMPREUNĂ LA MARŞUL PENTRU VIAŢĂ. La Roma s-a organizat anul trecut 2012 pe 13 mai a II-a ediție a „Marşului pentru Viaţă”. Reprezentatul Asociației IRFI – Italia Romania Futuro Insieme, doamna Dr. Simona Cecilia Farcaş, luând cuvântul, alături de ceilalţi reprezentanţi ai delegaţiilor străine, a spus: “Toți cei care participăm la „Marşul pentru Viaţă” dorim să afirmăm că viaţa este un dar de la Dumnezeu, indisponibil, adică, care nu poate fi folosit după voie, şi că nu rămânem indiferenţi in faţa ”genocidului avortului, care durează de 55 de ani şi a înregistrat OFICIAL mai mult de 22.000.000 de victime in România“.

Roma, 4 maggio 2014 – Italia-Romania insieme alla Marcia per la Vita 2014

Roma, 40 mila in Marcia per la Vita 2015. L’Associazione “Italia Romania Futuro Insieme” e “Federazione delle Associazioni dei Romeni in Italia“: “La “Marcia per la Vita” conferma il principio per il quale la vita, come diritto primario, precede ogni altro diritto, e la soppressione dei nascituri costituisce in ogni caso omicidio e non diritto.“

Marcia per la Vita 2016 / invito

20 maggio 2017. IRFI – “Italia Romania Futuro Insieme” alla VII Marcia nazionale per la Vita .

Marcia per la Vita 2018 – Roma: Anche quest’anno l’Associazione IRFI “Italia Romania Futuro Insieme” aderisce ed invita tutti alla Marcia per la Vita, il 19 maggio alle ore 15:00.

Marcia per la vita 2019 – Come ogni anno, i membri della nostra IRFI Associazione “Italia Romania Futuro Insieme” hanno partecipato alla IX edizione della Marcia per la Vita, per affermare con forza i principi della Dottrina Sociale della Chiesa. Abbiamo incontrato numerose altre associazioni italiane e romene di Roma, studenti universitari, sacerdoti, consacrati e laici, con cui abbiamo percorso insieme la Marcia per la Vita, nel tragitto da Piazza Esedra a Piazza Venezia.

ROMA, 22 MAGGIO 2021, IN MARCIA PER LA VITA – L’Associazione IRFI – Italia Romania Futuro Insieme, come ogni anno, aderisce e partecipa alla MARCIA PER LA VITA.

ROMA, 22 MAGGIO 2021, IN MARCIA PER LA VITA


L’Associazione IRFI – Italia Romania Futuro Insieme, come ogni anno, aderisce e partecipa alla MARCIA PER LA VITA 2021.

L’edizione del 2021 della Marcia per la Vita si terrà il 22 maggio con una manifestazione a Via dei Fori Imperiali dalle ore 11:00.

“Il Tempo è di Dio e Dio vive in noi!” (Simona C. Farcas)

SIAMO AUTORIZZATI A PARTECIPARE A MANIFESTAZIONI NAZIONALI

Il Viminale, in una circolare del 6 marzo 2021 assicura che, muniti di autocertificazione, i cittadini possono tranquillamente spostarsi tra regioni, anche in zona arancione o rossa, quando la ragione è per la partecipazione ad una manifestazione nazionale. La Marcia per la Vita lo è a tutti gli effetti!

Leggi la circolare del Ministero dell’Interno

https://marciaperlavita.it/
L’Associazione IRFI – Italia Romania Futuro Insieme, partecipa alla Marcia per la Vita!

PROGRAMMA DELLA MARCIA PER LA VITA 2021

Venerdì 21 MAGGIO 2021
Ore 19:00-20:30 | Adorazione Eucaristica
Parrocchia di San Giovanni dei Fiorentini (Roma)

Sabato 22 MAGGIO 2021
Ore 11:00 | Manifestazione a Via dei Fori Imperiali (Roma)

I cartelli con gli slogan saranno esclusivamente distribuiti da personale della Marcia. Sarà consentito portare solo striscioni associativi.

Nel 2020, l’annuale marcia per la vita di Roma si spostò sulla Rete per via delle misure anti Covid-19. Al centro del dibattito pubblico è da sempre il dramma dell’aborto e la tutela dei bambini ancora non nati e delle loro madri. All’origine della fondazione della nostra Associazione IRFI onlus, tra le altre, vi è proprio un’iniziativa concreta di accoglienza e tutela di una ragazza minorenne la quale, rimasta incinta, fu cacciata di casa dai familiari che la ospitavano di fronte al suo NO all’aborto del bambino.

IRFI – ITALIA ROMANIA FUTURO INSIEME ALLA MARCIA PER LA VITA:

Marcia per la Vita 2012. 13 maggio:”Diciamo Sì alla Vita!” Asociația “Italia-Romania Futuro Insieme” participă și susține “Marcia Nazionale per la Vita“, ediția a II-a. Noi “Spunem DA Vieţii!”

MARCIA PER LA VITA 2012: La Marcia romana per la Vita del 13 maggio 2012 non è stata neppure nazionale, bensì internazionale, mondiale. Innumerevoli le rappresentanze di movimenti per la Vita americani, brasiliani, tibetani, nigeriani, ed in Europa di ogni nazione dalla Spagna alla Romania, alla Polonia, alla Francia, alla Germania, Belgio, Ungheria, Italia da ogni regione, per gridare forte e fermo il nostro “Sì” alla Vita, il nostro consenso totale al principio fondamentale non solo della nostra fede cristiana, ma della nostra civiltà.

VIOREL BOLDIS, POETA ROMENO, DEDICA “IL TEMPO / TIMPUL” ALLA MARCIA PER LA VITA

Roma, Românii din Italia invitaţi la a 3-a Ediţie a Marșului pentru Viață 2013

Marcia per la Vita 2013 – Federazione delle Associazioni dei Romeni in Italia (FARI) e “Italia Romania Futuro Insieme” hanno aderito e partecipato alla 3′ Marcia Nazionale per la Vita.


Duminică, 12 mai 2013. ITALIA & ROMANIA , IMPREUNĂ LA MARŞUL PENTRU VIAŢĂ. La Roma s-a organizat anul trecut 2012 pe 13 mai a II-a ediție a „Marşului pentru Viaţă”. Reprezentatul Asociației IRFI – Italia Romania Futuro Insieme, doamna Dr. Simona Cecilia Farcaş, luând cuvântul, alături de ceilalţi reprezentanţi ai delegaţiilor străine, a spus: “Toți cei care participăm la „Marşul pentru Viaţă” dorim să afirmăm că viaţa este un dar de la Dumnezeu, indisponibil, adică, care nu poate fi folosit după voie, şi că nu rămânem indiferenţi in faţa ”genocidului avortului, care durează de 55 de ani şi a înregistrat OFICIAL mai mult de 22.000.000 de victime in România“.

Roma, 4 maggio 2014 – Italia-Romania insieme alla Marcia per la Vita 2014

Roma, 40 mila in Marcia per la Vita 2015. L’Associazione “Italia Romania Futuro Insieme” e “Federazione delle Associazioni dei Romeni in Italia“: “La “Marcia per la Vita” conferma il principio per il quale la vita, come diritto primario, precede ogni altro diritto, e la soppressione dei nascituri costituisce in ogni caso omicidio e non diritto.“

Marcia per la Vita 2016 / invito

20 maggio 2017. IRFI – “Italia Romania Futuro Insieme” alla VII Marcia nazionale per la Vita .

Marcia per la Vita 2018 – Roma: Anche quest’anno l’Associazione IRFI “Italia Romania Futuro Insieme” aderisce ed invita tutti alla Marcia per la Vita, il 19 maggio alle ore 15:00.

Marcia per la vita 2019 – Come ogni anno, i membri della nostra IRFI Associazione “Italia Romania Futuro Insieme” hanno partecipato alla IX edizione della Marcia per la Vita, per affermare con forza i principi della Dottrina Sociale della Chiesa. Abbiamo incontrato numerose altre associazioni italiane e romene di Roma, studenti universitari, sacerdoti, consacrati e laici, con cui abbiamo percorso insieme la Marcia per la Vita, nel tragitto da Piazza Esedra a Piazza Venezia.

ACDC, la piattaforma di gioco che aiuta a prevenire il declino cognitivo


L’Associazione IRFI „Italia Romania Futuro Insieme”, promuove l’alfabetizzazione digitale per la prevenzione del declino cognitivo.

ACDC – Adult Cognitive Decline Consciousness” è un progetto europeo finanziato dal Programma Erasmus+,  di cui l’ente di formazione  IAL Nazionale  è capofila, in partnership con alcuni enti di formazione, associazioni, e l’Università La Sapienza di Roma.

La nostra associazione invita anche i romeni a Roma a  partecipare alla sperimentazione; collegandosi al sito web https://www.acdcproject.eu/it/ , possono registrarsi con e-mail e password, cliccando su “entra ora“, e seguire il corso ludico presente sulla piattaforma (dura circa due ore)*.

Il progetto ACDC si rivolge nello specifico ad adulti nella fascia d’età compresa tra i 40 e i 60 anni come diretti interessati sia nella prevenzione del declino cognitivo sia, insieme alle loro famiglie, nell’accrescimento delle proprie competenze sanitarie per la gestione di membri familiari più anziani colpiti da declino cognitivo. L’invecchiamento della popolazione Europea è una sfida importante sia dal punto di vista sociale che economico e necessita di azioni e soluzioni innovative a tutti i livelli. Strettamente legato all’invecchiamento, il declino cognitivo è un fenomeno sempre in crescita che impatta sia sulle famiglie europee che sui sistemi sanitari nazionali.

Con l’obiettivo di sviluppare un set di strumenti formativi innovativi sul tema della salute e dell’alfabetizzazione digitale per la prevenzione del declino cognitivo, il progetto intende aumentare la responsabilizzazione a livello sanitario dei cittadini europei e promuovere comportamenti e scelte più consapevoli negli adulti a livello di self‐care.

La piattaforma interattiva insegna a prevenire il declino cognitivo in modo ludico.  Per partecipare alla sperimentazione, basta collegarsi al sito web https://www.acdcproject.eu/it/ , registrarsi cliccando su “entra ora” e seguire il corso ludico presente sulla piattaforma (dura circa due ore).

 

Per richiedere informazioni sul progetto e le sue attività si prega di contattare Elena Lechiancole, e-mail: e.lechiancole.nazionale@ialcisl.it , tel. +39 06.399.55.24

 

Pentru informații în limba română, scrieți un mesaj whatsapp : +39 3201161307

                                            ACDC per una mente agile a tutte le età. /                                                            ACDC pentru o minte ascuțită la orice vârstă.

 *Se qualcuno avesse bisogno di aiuto per aprire una casella di posta elettronica, i volontari della nostra associazione sono disponibili a fornirgli assistenza in merito.

ANGELICUM, ROMA: Presentazione ricerca su imprenditori migranti. Convegno annuale del Programma STRONG


L’Associazione IRFI onlus “Italia Romania Futuro Insieme” promuove il Convegno annuale del Programma STRONG, che si svolgerà a Roma il prossimo sabato, 26 ottobre 2019, ore 9:30 – 17:30, nell’Aula XI dell’Angelicum Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino in Urbe, Largo Angelicum 1.

Convegno annuale del programma STRONG
Imprenditori migranti
ricchezza di un’economia meticcia
Sabato 26 Ottobre ore 9:30-17:30
Largo Angelicum, 1 – Aula XI
STRONG è un innovativo programma di borse di studio per studenti stranieri residenti in Italia(o italiani con background migratorio), avviato dall’Angelicum nel 2018, che oltre alla normale offerta didattica permette di accedere a servizi di supporto con l’obiettivo di formare leader in grado di incidere nel contesto sociale attuale e promuovere l’inclusione.
La mattina saranno presentati i risultati della ricerca “SECMER: contributi socio-economici delle imprese di migranti a Roma” condotta dalla cooperativa éCO con un gruppo di 20 studenti, che ha coinvolto circa 200 imprenditori romeni, moldavi, albanesi, ucraini, peruviani ed ecuadoriani.
Seguirà una Tavola Rotonda con rappresentanti di istituzioni e associazioni di categoria sul tema: “L’imprenditorialità immigrata può essere strumento di inclusione socio-economica? Come promuoverla?”.
Nel pomeriggio i partner del programma STRONG proporranno una serie di laboratori interattivi sui servizi offerti agli studenti, tra cui: attività formative, progetti di ricerca, esperienze di volontariato, tirocinio o Servizio Civile, collaborazioni con enti del territorio ed altro ancora.
I laboratori saranno uno spazio aperto rivolto a tutti gli interessati, in particolare stranieri residenti o italiani con background migratorio, di qualsiasi età, che vorrebbero iniziare (o completare) un percorso di studi universitario in Scienze Sociali o Management del Terzo Settore e delle imprese sociali.
Programma
9:30 – Accoglienza
10:00 – Saluti istituzionali, Sr. Helen Alford, Vice Rettore della Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino in Urbe
10:15 – Il contesto: l’imprenditoria immigrata in Italia, Maria Paola Nanni, IDOS
10:45 – I risultati della Ricerca “SECMER: contributi socio-economici degli imprenditori migranti a Roma”, éCO e gruppo di ricerca degli studenti della Facoltà di Scienze Sociali
11:45 – Coffee break
12:00 – Tavola rotonda: L’imprenditoria migrante può essere strumento di inclusione socio-economica? Come promuoverla?
Modera: Francesca Zagni, docente Management del Terzo Settore e delle imprese sociali
Intervengono:
  • Stefania Congia, Dirigente della divisione II – Politiche di integrazione sociale e lavorativa dei migranti e tutela dei minori stranieri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
  • Martina Liebsh, Policy Director, Caritas Internationalis
  • Stefano Menghinello, Direttore della Direzione Centrale per le Statistiche Economiche, ISTAT
  • Vincenzo Durante, responsabile area Occupazione, Invitalia
  • Marco Marcocci, Presidente di Confcooperative Roma
13:00 – Consegna diplomi del corso “Management delle organizzazioni del Terzo Settore e delle imprese sociali” 2018-19 e presentazione nuovi borsisti STRONG
13:30 – Pranzo
14:30 – Conoscere il programma STRONG, per studenti con background migratorio
15:00 – Laboratori interattivi a cura dei partner
17:00 – Discussione plenaria
Promuovono l’evento:
Assomoldave, CONNGI – Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, éCO – Economia è Comunità, Fe y Alegria Roma, IREF – Istituto di Ricerche Educative e Formative, IRFI – Italia Romania Futuro Insieme, Istituto Tevere, Movimento degli Africani, Questa è Roma, S.A.L. – Solidarietà con l’America Latina, Scuola ucraina “Prestigio” di Roma, SIMI – Scalabrini International Migration Institute, Solidarietà e Cooperazione CIPSI, Solidarius Italia.
 Link per aderire all’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/539770253422482/

L’ULTIMA LEZIONE – di Marco Guzzi (2006) / ULTIMA LECȚIE – de Marco Guzzi (2006)


Non rifiutare l’afa di questo pomeriggio calabrese.
Non rifiutare la tua paura.
Non rifiutare la tua meschinità e il tuo orgoglio,

Il senso pungente della tua inferiorità e la percezione di una superiorità
Che giudica e pone sotto o sopra le persone
In base a scale di giudizio inflessibili e crudeli.
Tu non giudicare il tuo giudizio, non condannarti.

Non rifiutare quell’ombra che odi dentro di te,
Né quell’altra che la odia, non separarti da niente.
Non rifiutare l’amarezza della prima mattina
Né il tuo peccato più frequente.

Lascia che io ti dilati: tu
Contieni, accogli, accetta, risana.
Guarda con dolcezza la tua avidità di bambino defraudato.
Guarda con amore la tua arroganza, la tua chiusura.
Guarda alle tue piccolezze come guarda una madre
Al figlio che agita i pugnetti per respingerla piangendo.

Così amerai il tuo assassino e pregherai per lui.
Guarderai con dolcezza il persecutore, chi ti esclude crudelmente,
Chi ti umiliò e ti sconfisse, senza nemmeno riconoscerti.

Non rifiutare niente. Non giudicare. Non condannarti.
Resta uno, unanime, un’anima indivisa. Resta coerente.
Non resistere al male. Non raddoppiarlo. Fattene madre.
Fattene intermediario, medico.
Fatene carico.
E cura.

Allora la misericordia lo scioglierà nel tuo cuore,
Perché è sempre un rifiuto che alimenta il fuoco distruttivo.
Mentre l’accettazione scioglie il ghiaccio e unge le ferite.

E non rifiutare nemmeno il tuo rifiuto. Non ti accanire.
Giocaci piuttosto, cantagli una canzone, fanne una storia,
E lo vedrai sfumare quanto meno ti ci contrapponi.

Comprendi questa mia lezione? Ti suona? Vuoi questo mio cuore
Che non nega? Vuoi conoscere il mio divino amore?
Vuoi la perfezione?
E’ tutta qui, in queste braccia
Comunque aperte, anche se mi uccidi.

Fonte: marcoguzzi.it

Simone Cristicchi interpreta “L’ultima lezione”.

ULTIMA LECȚIE – de Marco Guzzi (2006)

Nu refuza zăduful acestei după-amieze calabreze.
Nu refuza frica ta.
Nu refuza meschinitatea ta și orgoliul tău,

Sensul înțepător al inferiorității tale și al percepției unei superiorități
Care judecă și cataloghează persoanele
Pe baza sistemelor de judecată inflexibile și nemiloase.
Tu nu judeca judecata ta, nu te condamna.

Nu refuza acea umbră pe care o urăști în lăuntrul tău,
Nici pe cealaltă care o urăște, nu te despărți de nimic.
Nu refuza amărăciunea răsăritului de zi
Nici păcatul tău cel mai frecvent.

Lasă-mă ca eu să te dilat: tu
Cuprinde, primește, acceptă, însănătoșește.
Privește cu bunătate aviditatea ta de copil frustrat.
Privește cu iubire aroganța ta, izolarea ta.
Privește la josniciile tale așa cum o mamă își privește
Fiul care i se zbate în brațe în timp ce o respinge plângând.

Așa îl vei iubi pe asasinul tău și te vei ruga pentru el.
Îl vei privi cu bunătate pe prigonitorul tău, care te exclude în mod nemilos,
Care te-a umilit și te-a înfrânt, fără ca măcar să te recunoască.

Nu refuza nimic. Nu judeca. Nu te condamna.
Rămâi unul, unanim, un suflet neîmpărțit. Rămâi coerent.
Nu rezista răului. Nu îl dubla. Devino mamă.
Devino intermediar, medic.
Fă să îți pese.
Și îngrijește.

Atunci milostivirea îl va topi în inima ta,
Pentru că întotdeauna un refuz alimentează focul distrugător.
În timp ce acceptarea topește gheața și alină rănile.

Și nu refuza nici măcar refuzul tău. Nu te înverșuna.
Joacă-te cu el mai degrabă, cântă-i un cântec, fă din el o poveste,
Și îl vei vedea că dispare cu cât i te opui mai puțin.

Înțelegi această lecție? Te-ai prins? Vrei această inimă a mea
Care nu neagă? Vrei să cunoști iubirea mea divină?
Vrei perfecțiunea?
Este toată aici, în aceste brațe
Oricum deschise, chiar dacă mă ucizi.

(Traducere de pr. Francisc Doboș)

Romani e Romeni a Roma: sguardi riflessi e punti di vista controversi. Ricerca etnografica sul pregiudizio

FASS (Facoltà di Scienze Sociali), Università Angelicum, lancia il nuovo “Programma STRONG” : Borse di studio per il rafforzamento delle capacità dei cittadini stranieri residenti in Italia e degli Italiani di seconda generazione, giovani ed adulti, perché possano divenire agenti di cambiamento sociale, capaci di promuovere l’inclusione sociale dei migranti nei territori locali.

JOSEPH RATZINGER :B16 e G.GÄNSWEIN

UNA RISPOSTA QUOTIDIANA AL TENTATIVO DI SMANTELLAMENTO DELLA VERA CHIESA !

Praf de stele

"Am citit undeva odată că praful putea să fie chiar particule de stele care au explodat şi care cad pe pământ."

Psiholog Crețu Ioan Alexandru

Fii tu însuți schimbarea pe care vrei să o vezi în lume.

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